Leggere

 


Leggere


“Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia

( Luis Sepulveda da 'Il vecchio che leggeva romanzi d’amore')


Leggo molto: a volte mi sfiora il timore che un genio malvagio, per dispetto, mi tolga la vista che sforzo anche di notte sulle pagine dei libri!

La lettura che voglio condividere con voi è un libro di Margaret Mazzantini, scrittrice attenta alla storia attuale. Memorabile il suo “Venuto al mondo” che si svolge a Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino.

“Mare al mattino” è un romanzo forte e luminoso come una favola. Farid e Jamila fuggono da una guerra che corre più veloce di loro in Libia, mentre in Sicilia Angelina insegna a Vito che ogni patria può essere terra di tempesta, lei che è stata araba fino a undici anni. Sono due figli, due madri, due mondi. A guardarlo dalla riva, il mare che li divide è un tappeto volante, oppure una lastra di vetro che si richiude sopra le cose. La tragedia della fuga di Farid e Jamila dalla guerra fratricida di Gheddafi si intreccia con le vicende di Angelina e Vito.

Presento i due personaggi principali con le parole della Mazzantini:
“Farid non ha mai visto il mare, non c’è mai entrato dentro. Lo ha immaginato tante volte. Punteggiato di stelle come il mantello di un pascià…..abita in una delle ultime oasi del Sahara. Vito cammina sugli scogli scende nelle insenature di sabbia. A Vito piace il mare in tempesta. Da ragazzino gli saltava dentro , si lasciava schiaffonare….”

Farid e Jamila potrebbero essere nomi di quei fratelli che chiamiamo “vu cumprà” . Li incontriamo dovunque e li guardiamo con un senso di fastidio senza pensare alla storia che li ha portati qui, in terra straniera, lontani mille miglia da quel mondo che seppur misero era comunque la loro casa.

Ricordiamo che meritano rispetto. Se davvero vogliamo fare qualcosa di concreto dobbiamo aiutarli a costruirsi un futuro nelle loro terre di origine.

Concludo con un piccolo suggerimento: la lettura di un buon libro che “ruba” magari un po’ di tempo a qualche sterile trasmissione TV ci aiuterebbe a conoscere meglio le realtà che ci circondano. La scrittura , infatti, ci permette di conservare la memoria delle impronte e dei passaggi degli uomini sulla Terra.

“Mare al mattino” potrebbe essere un ottimo e appassionante inizio.

                                                                                                                                                                            Gabriella

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