Susanna dalla missione di Dubbo (Etiopia)
e-mail del 9 agosto 2013
Ciao a tutti
Ciao a tutti! Come state? Io sto benissimo qui è tutto stupendo, ora capisco, perchè vedo con i miei occhi tutto quello che mi hanno raccontato Enrico e Tiziana...
Non ho molto tempo, devo andare dai bambini, ma provo a buttare giu due righe per il sito... intanto vi mando i saluti di Aklilu e di Sister Maria Regina.
Siamo atterrati ad Addis Ababa venerdì sera e appena usciti dall’aeroporto, noti subito una cosa che personalmente mi e rimasta molto impressa, ne senti parlare, la vedi sui libri di storia, ma quando la vedi con i tuoi occhi è tutto molto diverso: la povertà.
La vedi nei molti bambini di strada che rincorrono le auto per qualche soldo, la vedi nella gente che fa accattonaggio lungo i marciapiedi, la vedi nelle persone che ti guardano a bocca spalancata perchè viaggi su un pulmino con delle valigie o nei ragazzini che cercano di guadagnarsi da vivere vendendo pane e creakers ai bordi delle strade di tutta la città. E’una cosa che secondo me ti fa molto riflettere.
Uscendo dalla città il panorama cambia radicalmente, l’Etiopia è bellissima, tutta verde, molto rigogliosa e il viaggio da Addis al Wolayta, regala dei panorami da mozzare il fiato, sopratutto nel tratto della Rift Valley: unica!
Il panorama è magnifico ma è sconvolgente vedere bambini di appena due o tre anni che pascolano le mucche, bimbe minuscole che trasportano fascine di legno che sono il doppio di loro!
Arrivata a Dubbo le persone ci hanno accolte in maniera magnifica, addirittura gi anziani ti stringono la mano e si inchinano, i bambini ti baciano la mano, è davvero strano, tu non sei nessuno, io non sono nessuno, non dono loro niente se non un sorriso, eppure loro sono felici solo perche tu sei li. E’una situazione imbarazzante e straordinaria allo stesso tempo.
Aklilu ci porta a fare molti giri sempre con lui, ci ha portati nella sua precedente missione di Konto a Soddo, ad Areka, oggi andiamo alle cascate, domani pomeriggio al mercato e sabato ad Arba Minch.
Insegno a scuola italiano e inglese ai bambini che hanno il recupero, quando entri si alzano in piedi e ti dicono "Good Morning Italian Teacher".
Good morning Teacher? a Me? Sono davvero sbalordita e felicissima, abbiamo dipinto anche la scuola che l’associazione sta finanziando ed è bellissima, loro sono tutti molto gentili e simpatici.
Per ora mi fermo qui, i piccoli di sister Maria Regina mi aspettano.
La prossima volta cercherò di allegare anche qualche foto.
Saluti carissimi dalla magnifica Etiopia.
Susanna