21/22/23 Marzo 2015


Roma Caput Mundi

Diario di viaggio

E' stato un blitz di tre giorni a Roma molto impegnativo, di rappresentanza e di lavoro per me ed Enrico, ma anche pieno di emozioni che lasceranno sicuramente un bellissimo ricordo nel nostro cuore.

Arriviamo nella tarda mattinata di sabato a Roma Termini e mentre percorriamo Via Piemonte per raggiungere il pensionato delle Suore Cabriniane, telefoniamo a Frate Aklilu per avvertirlo del nostro arrivo.
Frate Aklilu ci invita a passare da lui alla poco distante Curia Generalizia dei Frati Cappuccini per un veloce saluto.
Il veloce saluto, in realtà, si è protratto fino alle 15 del pomeriggio, ma ci ha permesso di vivere un intenso momento di preghiera, per un evento al quale mai ci saremmo immaginati di partecipare.
La fraternità dei cappuccini era infatti in festa, per il rito di benedizione della rinnovata Cappella delle Reliquie, cerimonia presieduta da sua Eccellenza il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Cerimonia toccante con omelia del cardinale molto partecipata e alla fine, processione alla cappella per la benedizione.
Come da tradizione cappuccina, tutto è poi finito con un agape fraterna prima di un ottimo pranzo in fraternità nel refettorio del convento.
Abbiamo avuto modo di conoscere diversi confratelli del nostro caro Frate Aklilu, con cui abbiamo avuto modo di confrontarci su tanti argomenti, ricordo in particolare Frate Leonardo di Buenos Aires, Frate Ivan di Caltanissetta, allegro e burlone, e Frate Francis di Shisong (Camerun).
Piacevole l'incontro con il Ministro Generale Frate Mauro Johri; proprio lui ci aveva consegnato il Tau alla festa cappuccina di Noviglio per la nostra seconda partenza in Etiopia.
A tutto ciò segue pomeriggio di lavoro nell'ufficio di Frate Aklilu, per la stesura dei progetti prioritari da gestire durante l'anno.

Lasciamo Frate Aklilu dandoci appuntamento per la sera e giunti  al pensionato, troviamo ad accoglierci la nostra Sister Maria Regina che, dopo averci assegnato la camera, ci invita nella parte riservata delle suore dove abbiamo il piacere di conoscere Sister Anita, provinciale generale per l'Italia, la Russia e la Svizzera.
Abbiamo avuto modo di lavorare anche con loro un paio d'ore, per  programmare i progetti di sostegno da seguire nella missione di Dubbo e confrontarci su come devono essere gestiti i contatti con la nuova comunità di Suore in loco.

La giornata è poi terminata con una 'pizzata' in allegria con i nostri due cari missionari.

Domenica mattina partenza di buon ora alla volta di San Pietro, ma solo dopo un lungo percorso fuori programma, sotto la pioggia, per vedere i primi maratoneti prossimi all'arrivo; tanti applausi e urla di incoraggiamento, anche Enrico doveva essere tra loro, se non si fosse infortunato durante "l'invernalissima" corsa ad Assisi nel mese di dicembre.

Alle 12.45 finalmente in piazza ad aspettare il nostro caro Papa Francesco.
Eccolo... "Buongiorno"... e io comincio a piangere... bellissima omelia e un grazie per il graditissimo dono del Vangelo che porteremo sempre con noi.

Alla fine dell'Angelus incontriamo, come ultimo impegno associativo, il nuovo amico Padre Kebede Gabriel, ve lo ricordate? E' stato il nostro cicerone durante la visita ad ottobre nei giardini Vaticani, studente a Roma ancora per tre anni, dopodiché ritornerà nella sua terra di Etiopia, nella regione del Guraghe. Entriamo in Vaticano e raggiungiamo la cappella del Collegio Etiope mentre si stava svolgendo un momento di adorazione del Santissimo in lingua amarica, sensazione intensa di spiritualità. Al termine dell'adorazione è ora di pranzo, e Padre Kebede ci invita a pranzare con la loro comunità.
Ottimo pranzo nel refettorio del collegio, con la comunità etiope/eritrea, in un'atmosfera allegra e gioiosa.

Alle 15,00 salutiamo Padre Kebede e lasciamo il Vaticano, incamminandoci questa volta come semplici turisti per le vie della Città Eterna.

Concludiamo la giornata con una cena in una tipica Hosteria Trasteverina, dove gustiamo Tonnarelli Cacio e Pepe e Saltimbocca alla Romana!

Lunedì è il giorno del ritorno a casa, ma non dopo un ultimo giro turistico della città.

E' sempre bello visitare Roma, e questa volta lo è stato ancora di più, per quanto inaspettatamente ci siamo trovati a vivere.
Si torna a casa con tanti progetti, tanto lavoro da svolgere, ma tanta gioia e tanta voglia di fare per i nostri fratelli di Etiopia e Eritrea.