Migrante

  


Migrante


 

Ci sarà il sole? O la pioggia? O nevischio madido come il sorriso posticcio del doganiere?

Dove mi vomiterà l’ultimo tunnel anfibio?

Nessuno sa il mio nome.

Tante mani attendono la prima rimessa, a casa. Ci sarà?

Il domani viene e va, giorni da relitti di spiaggia.

Forse mi indosserai, alghe cucite su falsi di stilisti, con marche invisibili: fabbriche in nero.

O souvenir sgargianti, distanti ma che ci legano, manufatti migranti, rolex contraffatti, l’uno contro l’altro, su marciapiedi senza volto.

I tappeti invogliano ma nessuna scritta dice: benvenuti.

Conchiglie di ciprea, coralli, scogliere di gesso, tutti una cosa sola al margine degli elementi.

Banchi di sabbia seguono i miei passi.

Banchi di sabbia di deserto, di sindoni incise dal fondo marino, poiché alcuni se ne sono andati cosi’, prima di ricevere una risposta.

Ci sarà il sole? O la pioggia?

Siamo approdati alla baia dei sogni.

 

                                                       Wole Soyinka (Nigeria)

 

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