Lo strano caso del Signor Enrico e di Mister Web

Nelle nebbiose strade di Bollate si aggira da qualche settimana un personaggio inquietante.

Di giorno, l'integerrimo Signor Enrico, svolge il suo lavoro presso una ben nota struttura multispecialistica, dove è conosciuto come un serio e posato Project Manager di Sistemi, ma la sera, la sua trasformazione è sorprendente.

Una frugale cena (la moglie Tiziana è a dieta e lo obbliga a seguirla nello strazio), mezzo bicchiere di vino rosso, quale magica pozione da vecio alpin e…via davanti al PC!

Che cosa si nasconde dietro questo suo ambiguo comportamento? Cosa porta Mr. Web a scatenarsi davanti a video e tastiera fino alle ore piccole?

Il viso illuminato dal riflesso dello schermo, gli occhi arrossati per lo sforzo prolungato, la barba ingrigita dalla fatica, il “nostro”, è ormai completamente asservito al nuovo Sito Internet dell’ Associazione.

Il Seme della Speranza lo sta risucchiando nei vortici di una lotta senza quartiere. Perché il Sito, secondo le intenzioni di Mr. Web, deve essere il più bello, il più intrigante, il più accattivante. Mai pago e soddisfatto del colore, del formato, dei testi, delle foto, Mr. Web si spende fino alle due di notte, quando Tiziana, pure ormai insonne, lo obbliga a coricarsi ricordandogli il giorno lavorativo dell’indomani.

La trasformazione da Mr. Web in Signor Enrico ha i suoi tempi tecnici: dalle due alle sei del mattino, è il lasso minimo per riordinare idee e sembianze, adatte a riportarlo al lavoro quotidiano.

Bisogna dire che questo suo sacrificio sta dando degli esiti incredibili. La sua abnegazione ha creato un Sito che sarà molto apprezzato da tutti.

Gliene siamo davvero grati e riconoscenti. La sua capacità e la sua tenacia hanno prodotto risultati veramente eccezionali.

Bravo Enrico/Web!

                               Grazie.

 La prima pagina del blog! Che emozione………..

Per rompere il ghiaccio vorrei raccontare di una esperienza che mi sta coinvolgendo profondamente: il corso formativo per “volontari in missione” che si tiene nel Centro Missionario dei Frati Cappuccini a Milano.
Quando Tiziana ed Enrico me lo hanno proposto, sinceramente, ho pensato che non faceva per me. Non ho nessuna intenzione di partire! Poi ho pensato che, tutto sommato, potevo dedicare qualche ora per approfondire le mie conoscenze a riguardo e, in effetti, devo dire che è veramente interessante.
I frati si adoperano molto per preparare tutti coloro che intendono recarsi in terra di missione, anche attraverso le esperienze e i suggerimenti pratici di chi ci è già stato, nessuno parte sprovveduto!
In particolare, mi ha riempito il cuore l’ incontro con un gruppo di Missionari che lavorano in Camerun, Costa D’Avorio, Etiopia e Brasile. Questi Uomini di Dio sono così gioiosi e comunicativi, che fanno apparire “normali” le loro vite impastate di sacrificio, lavoro e non esito a dirlo, eroismo. Raccontano col sorriso sulle labbra la loro abnegazione, piena di un amore che fa superare ogni cosa. Naturalmente parlo di “uomini” inteso come persone, le sorelle Suore che pure conosciamo, sono figure imponenti, che analogamente si spendono senza sosta nel fare il bene. Persone con un bagaglio di cultura, preparazione e fede immensa, sempre pronte all’accoglienza con grande umiltà.
E’ proprio la loro umiltà che mi fa riflettere, quante volte tacitiamo la nostra coscienza convinti di avere “dato”, e ci sentiamo grandi per questo? Come siamo lontani dall’insegnamento di Gesù!
In questo senso, l’esperienza di questo corso mi ha aperto ancora di più gli occhi sulla soglia di un universo che credevo di conoscere, ma che in realtà è ancora tutto da esplorare con un cuore più aperto ed attento.
Per concludere, faccio mio il titolo di un articolo della rivista dei Missionari Cappuccini:

“Ci sono persone che sono pezzi di cielo”.

                                                                                                   Gabriella