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NOTIZIE dall'AFRICA

@_comunicazioni

25 Dicembre 2014
Santo Natale

  

Auguri da Mons.

Thomas Osman - Barentù (Eritrea)

 

"Questo giorno è simile a Te; è amico degli uomini.

Esso ritorna ogni anno; invecchia con i vecchi e si rinnova come il bambino che è nato.

Ogni anno ci visita e passa, quindi ritorna pieno di attrattive.

Sa che la natura umana non ne potrebbe fare a meno; come Te, esso viene in aiuto degli uomini in pericolo.

Il mondo intero, o Signore, ha sete del giorno della tua nascita....
Sia dunque anche quest'anno simile a te, e porti la pace tra cielo e terra."  (S. Efrem il Siro)

 

Questo è l'augurio che formulo a tutti Voi.

+ Thomas Osman, ofmcap

25 Dicembre 2014
Santo Natale

 

Auguri da Lina e Antonio - Konto (Etiopia)

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di auguri ricevuta da Lina e Antonio, da dieci anni volontari in Etiopia.

Auguri da Lina e Antonio Auguri da Lina e Antonio

Giuseppe in Etiopia

Giuseppe dal
Sud dell'Etiopia


Appunti di missione - 8

Ho camminato...



Scrivo da Arba Minch, dove mi trovo adesso, esattamente dalla stessa veranda dell'hotel (ora qui funziona il wi-fi), in cui soggiornò il grande scrittore Kapuscinski. Stò ammirando lo straordinario tramonto sui laghi Abaya e Chamo, sulla Rift Valley... e sto' pensando al cammino...

A quello dell'uomo, iniziato proprio qui, milioni di anni fà, ed al mio personale: un cammino a volte appesantito, a volte leggero, spesso solitario, lontano da conquiste di sorta. Un cammino tenace, inquieto... che non ha mai permesso che mi omologassi troppo.

Essere riuscito a salvaguardare dignità ed autenticità, senza cedere troppo ad un conformismo che appiattisce: questo, mi pare, il mio più importante obbiettivo.

Ho camminato al fianco di poveri uomini, vittime sacrificali, sotto muri artificiali, costruiti da carnefici e vanitosi, in guerra e bellicosi.

Ho camminato al fianco di madri appesantite da fascine raccolte in giungle africane, da bruciare per i propri piccoli da scaldare.

Ho camminato, come un elemosiniere, al fianco di bimbi scalzi, in me confidenti, ovunque sorridenti.

Ho camminato su terre rosse selvagge, sui campi imbruniti d'autunno, su manti invernali silenziosi ed innevati.

Ho camminato al sorgere del sole assicurato alle spalle di mio padre, sotto il sole d'Agosto stretto alla sottana di mia madre, lavandaia alla fontana, in una valle lontana.

Ho camminato all'imbrunire, in cerca di un amore da ridire.

Ho camminato come un padre, cercando una rotta sicura.

Ho camminato come un figlio, seguendo orme calcate dai giganti che mi han preceduto, ho camminato sentendo lieve lo spirito.

Ho lasciato tracce  sul mio sentiero, ho trovato traccia su ogni terra calpestata, in ogni rigore di padre, in ogni sguardo di grazia di madre, in ogni innocenza di bambino.

Ho trovato più tracce di misericordia e di amore, che tracce di odio e di rancore.

Raccolgo speranza, certezza che nulla e' vano, che val la pena partire, per poi tornare e ripartire, aprendo nuove tracce, custodendo quelle nuove che troverò su sentieri ripidi e duri, per costruire ponti che sorvolino i muri.

Giuseppe Luca

Giuseppe in Etiopia

Giuseppe dal
Sud dell'Etiopia

Appunti di missione - 7

Buona Domenica dall'Africa


La scrissi mesi fà... la ripropongo: l'intento non è il giudizio, ma la coscienza...

BUONA DOMENICA DALL'AFRICA!

Buona Domenica a tutti quelli che oggi litigherranno per il menù domenicale, ed a  tutti quelli che si spazientiranno, nello scegliere quale, tra i tanti, vestito indossare.

Buona Domenica a tutti quelli che oggi esulteranno, per la vittoria della propria squadra, o si deprimeranno, per la sconfitta calcistica, stravaccati su un comodo divano.

Buona domenica agli speculatori della finanza, che affama milioni di persone, ed a quegli imprenditori, che sfruttano la manodopera dei tanti disperati.

Buona Domenica agli egoisti, e buona Domenica a tutti quelli che, anche oggi, si chiuderanno nelle loro  piccole certezze.

Buona domenica da me, pioniere in questo posto selvaggio, dimenticato dall’uomo.

Buona Domenica da Sister Adelaide, superiora nella missione delle suore di Madre Teresa Di Calcutta, qui a Jimma, attaccata con fermezza a questa terra africana, da sei anni, ma soprattutto attaccata strenuamente al cielo, con la preghiera e con lo spirito.

Buona Domenica da questa terra così difficile, ma così viva, immersa in una natura potente e rigogliosa, dove, indiscussa, rimane unica la sua regola suprema: quella della sopravvivenza.

Ma, soprattutto, buona Domenica dagli affamati, dai bimbi denutriti.

Buona Domenica da quel ragazzino sorridente alla vista di un “ferenji” (straniero, uomo bianco), a cui ieri hanno curato una ferita, tanto profonda, da far vedere nitidamente il bianco dell’osso, senza che lui desse alcun segno di sofferenza o di lamento (già, qui la soglia di sopportazione del dolore è infinitamente più grande di quella di noi occidentali).

E buona Domenica agli ipocriti che, invocandolo, chiederanno “dov’è Dio?”,  facendo finta di non vedere che qui -  dove le persone muoiono perché mancano gli antibiotici, perché piccole infezioni non possono essere curate, qui in questo campo di battaglia, di guerra - a mancare è l’uomo.

Giuseppe Luca

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