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La Nazione Arcobaleno





Il Cielo Africano




"Guardavo il cielo stellato africano ed all’improvviso tutte le stelle abbandonarono il loro posto e si disposero, come d’incanto, in posizione più ravvicinata.
Sembrò che avessero ricevuto un comando.
Per un attimo i miei occhi non credettero!
Ma tutto era meravigliosamente vero!
Esse formarono tante parole che così recitavano:

Quando alzate gli occhi al cielo in una qualsiasi notte limpida e pulita da nuvole e foschia, ognuno di voi abbia in quei momenti un attimo di riflessione… 1, 2, 3, 4… 1000 stelle, tante… è troppo difficile contarle tutte, ma magnificamente belle da vedersi tutte insieme!

Le vorresti toccare con le mani, ma poi vi rendete conto delle distanze, dell’immensità dell’universo… e della grandiosità suprema di quest’opera!!!

Voi, così piccoli, voi così convinti di esserne padroni!!! Ma non è così!!!
Capite allora che il vostro spazio terreno è nonnulla rispetto a tutto ciò, e capite, quindi, quanto abbiate bisogno di essere protetti.

E questo è lo spettacolo della notte, e questo è il frutto delle tenebre!!!

Ma sul sorgere del sole, del calore e della luce, inizia un nuovo spettacolo che si ripete giorno per giorno, e questo spettacolo nutre il vostro animo attraverso la Comunione dell’Insieme.

Io, insieme a te; tu, insieme a lei; lei, insieme agli altri; io, insieme a … voi!

E saper vivere insieme a tutti è il vero disegno!!

Amore, Pace, Fratellanza, e Rispetto ne sono i veri ingredienti… e la sorgente dalla quale sgorgano questi valori… è, la FAMIGLIA !!!

Contribuire a costruire una sana famiglia è portare a compimento questo progetto!!!

E TUTTO CIO’… SI PUO’!!!
E TUTTO CIO’… SI DEVE!!!

Lessi, e subito dopo ognuna ritornò ordinatamente al suo posto”.

Disarmo nucleare





Disarmo nucleare







Per piacere mettete una firma,
per favore, uomini di tutta la terra firmate,
vi prego, perché il fuoco non bruci i bambini
e possano sempre mangiare lo zucchero
.

Nazim Hikmet, poeta turco.
da “La bambina di Hiroshima” 1956

In questa poesia, scritta in appoggio ad una campagna di raccolta di firme per il disarmo nucleare, la piccola protagonista chiede che quel terribile evento non si ripeta più, che la bomba che l’ha uccisa non bruci mai più altri bambini, perché questi possano vivere in un mondo finalmente privo di odii e di conflitti.

Magari potessimo dire che in questi anni la sua voce è stata ascoltata! Invece se si accende la tv, quanti bambini e bambine di Hiroshima si vedono ogni giorno, vittime delle tante guerre che ancora oggi dilaniano il mondo! Sembra che nulla sia cambiato da quel lontano dopoguerra ad oggi, nonostante il tanto declamato progresso della civiltà, perché gli uomini sono ancora più interessati a fabbricare strumenti di morte che a promuovere la vita.

Eppure siamo convinti che le parole della bambina continuino a scuotere la coscienza di chi, avendo l’umiltà di fermarsi a riflettere, sente il peso della propria responsabilità e decide nel suo piccolo, per quanto può, di fare qualcosa perché il lungo e difficile cammino verso la tanto sospirata pace possa, anche attraverso il suo modesto contributo, fare passi da gigante.

Valter


Valter e La Fabbrica dei Segni


Chissà se Valter, quando anni fa progettò la sua attività, pensò subito a quale impatto forte avrebbe avuto con la realtà sociale di Bollate!

Pianificando quello che doveva essere il suo futuro lavorativo sapeva già che avrebbe dato lavoro a tante persone altrimenti difficilmente collocabili nel mondo del lavoro. In ogni caso, per loro, Valter aveva pensato di creare un ambiente sereno e famigliare dove tutti avrebbero potuto trovarsi a proprio agio.

Certamente sapeva che sarebbe incappato in tante difficoltà.

Ma sapeva anche che le avrebbe superate con amore e dedizione perché la tenacia, la gentilezza e la pazienza sono caratteristiche primarie del suo carattere.

Valter non mollare: abbiamo bisogno di te e della tua squadra, Marika in testa. Grazie a tutti!


Gli Amici de Il Seme della Speranza o.n.l.u.s.

Sogno che un giorno





Sogno che un giorno...






Io ho un sogno.
Io sogno che un giorno gli uomini
si solleveranno e capiranno
che sono fatti per vivere da fratelli.

Io sogno che un giorno il nero di questo paese
e ogni uomo di colore del mondo intero
saranno giudicati in base al loro valore personale
anziché per il colore della pelle e che tutti gli uomini
rispetteranno la dignità dell’essere umano.

Sogno che un giorno la giustizia
scorrerà come l’acqua
e la rettitudine come un fiume irruente.

Sogno che un giorno la guerra cesserà
e gli uomini trasformeranno le loro spade in aratri,
le lance in falci, le nazioni non si scaglieranno più
le une contro le altre e non progetteranno
più la guerra.

Sarà un giorno meraviglioso quello!
Le stelle del mattino canteranno insieme
e i figli di Dio grideranno di gioia! 

(Martin Luther King)

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