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Italia

Conosciamo l'Etiopiabandiera_etiopia

L'Etiopia è un paese dall'indiscutibile fascino.
Nel 1974 in Etiopia è stata trovata “Lucy, una giovane ominide di circa vent'anni, vissuta tre milioni e mezzo di anni fa.
Lucy (cosi chiamata prendendo spunto dalla canzone dei Beatles ‘Lucy the Sky with Diamonds’, che veniva continuamente ascoltata nell’accampamento dei paleoantropologi che l’hanno scoperta), potrebbe essere un antenato comune agli Australopitechi e all'uomo; il suo scheletro, che si trova al Museo Nazionale di Addis Ababa, ha permesso ai paleoantropologi di avere, finalmente, una ricostruzione abbastanza completa di una parte dell'evoluzione umana.
L'Etiopia è la terra che, si dice, custodisca ad Axum l'Arca dell’Alleanza, o Tabernacolo, contenente le Tavole della Legge (in amarico Tabot).
Per gli etiopi la leggenda della regina di Saba, antico regno che l'archeologia moderna situa in Etiopia o in Yemen,  rappresenta il mito fondamentale della loro civiltà.
La storia tramanda che la regina, sentendo decantare la saggezza del re Salomone, volle fargli visita per conoscerne la saggezza, e ne rimase affascinata.
Dalla sua unione con re Salomone, nacque Menelik, il cui significato intrinseco è "Figlio dell'uomo saggio", che portava nel sangue le tracce di una ascendenza divina; da qui nasce il fatto che gli Etiopi siano un un popolo eletto.
L'Etiopia, priva di sbocchi sul mare, si trova nella parte orientale del continente, il cosiddetto Corno d'Africa; é una terra che alterna il paesaggio della savana, alle rupi scoscese della Rift Valley, che affianca vasti altipiani a imponenti catene montuose; il monte Ras Dashen, con i suoi 4.620 metri, è la montagna più alta d'Etiopia e la quarta vetta d'Africa.
cartina_etiopiaL'Etiopia è la terra dove il Nilo Azzurro, fonte di vita per l'intero Egitto, nasce e forma le imponenti cascate conosciute in amarico col nome di Tisissat (“Acqua che fuma”).
E' la terra dalle mille sorgenti di acque balsamiche e dai numerosi stabilimenti termali (Finfinnè, Ambo, Erer, Wondo Ghennet).
La diversità delle zone climatiche, comporta anche una differenziazione della flora; le specie floreali tipiche della savana caratterizzano le basse quote, una rigogliosa vegetazione è invece presente nelle valli. Nella zona temperata troviamo prati e pascoli, mentre i rilievi più elevati ospitano in prevalenza una vegetazione di tipo arbustivo.
L’ Etiopia è il paese multietnico per eccellenza, numerosi gruppi etnici, talvolta di poche centinaia di uomini e donne, convivono gli uni accanto agli altri, soprattutto nella zona dell'Omo River. Si parlano numerose lingue con sintassi, termini e pronuncie differenti.
Le lingue principali sono l'Amarico, il Tigrino e l'Oromo; sono anche le lingue nei quali, in differenti orari della giornata, sono trasmessi i telegiornali.
Lingua ufficiale è l’Amarico, appartenete al gruppo semitico, come l’arabo, parlato da 27 milioni di abitanti, la cui scrittura è basata sull’alfabeto Ge’ez (un tipo di trascrizione derivante dalla lingua Ge’ez anch’essa semitica). Possiede un alfabeto sillabico di oltre 260 segni, diviso in sette ordini a seconda della coloritura vocalica.

Conosciamo la provincia del Wolayta
Il Wolayta fa parte della regione delle “Nazioni, nazionalità e popoli del Sud”, con capoluogo Soddo.
Questa regione in passato era un piccolo regno indipendente, con propria dinastia a sistema feudale; fu travolto dai soldati di Menelik II, che giunsero sul posto armati di fucili e cannoni, mentre i guerrieri del re Tona avevano solo lance di legno e scudi di pelle.
I vincitori, gli Amara, considerarono i wolayta come schiavi, e tale stato lascerà un’impronta profonda nel loro animo e nel loro carattere, che si rivela ancora oggi molto riservato e dimesso.
L’attività predominante della zona è l’agricoltura, esercitata in maniera molto rudimentale.
Il problema principale che blocca la crescita sociale del Wolayta, come del resto di tutta la nazione, è la frammentazione tribale. I clan sono tassativamente distinti in inferiori e superiori, nobili e plebei, liberi e schiavi e non è possibile in nessun modo oltrepassare le barriere stabilite dalla tradizione.
Per i missionari annunciare il Vangelo in questo contesto socio culturale, non è impresa facile.

La popolazione
wolaita_popoloIl Wolayta ha una densità demografica tra le più alte di tutta l’Etiopia, superiore a 180 persone per kmq.
La gente, vive in massima parte (circa 90%) in umili capanne (tukul) sparse nelle campagne.
La popolazione dà l’impressione di vivere preferibilmente in strada più che nelle capanne; un momento prestigioso nella vita sociale del paese, è il giorno settimanale del mercato, questa giornata rappresenta un’occasione importante per le relazioni e gli scambi più impegnativi, un appuntamento che nessuno disattende ed al quale tutti sono presenti con fedele puntualità.


wolaita_balloLunghe e interminabili cantilene accompagnate da battimani e dal ritmo dei tamburi, segnano momenti di serenità e di tristezza di questa gente, che esprime nella danza tutta la sua vitalità.
La popolazione è giovane perché la media di sopravvivenza non è alta.
Uno degli aspetti più spiacevoli della società del Wolayta, come del resto di tutta l’Africa, è la bassa e avvilente considerazione in cui è tenuta la donna. Essa vale per quanti figli sa dare e per quanto rende nel lavoro. Il suo destino è zappare la terra, trasportare acqua, provvedere alla legna, preparare cibi e bevande, correre al mercato e vendere i prodotti del suo lavoro.
La società riconosce all’uomo ampia autorità tanto sulla moglie quanto sui figli, che manifestano questa loro dipendenza, sottoponendosi al dovere di lavargli i piedi.


L’Etiopia è un paese dall’indiscutibile fascino.

Nel 1974 in Etiopia è stata trovata “Lucy, una giovane ominide di circa vent'anni vissuta tre milioni e mezzo di anni fa.
Lucy (cosi chiamata prendendo spunto dalla canzone dei Beatles ‘Lucy the Sky with Diamonds’, che veniva continuamente ascoltata nell’accampamento dei paleoantropologi che l’hanno scoperta) potrebbe essere un antenato comune agli Australoptheci e all'uomo; il suo scheletro, che si trova al Museo Nazionale di Addis Ababa, ha permesso ai paleoantropologi di avere, finalmente, una ricostruzione abbastanza completa di una parte dell'evoluzione umana.
L'Etiopia è la terra che - si dice - custodisca, ad Axum, Arca dell’Alleanza, o Tabernacolo, contenente le Tavole della legge (in amarico Tabot).
Per gli etiopi la leggenda della regina di Saba, antico regno che l'archeologia moderna situa in Etiopia o in Yemen,  rappresenta il mito fondamentale della loro civiltà.
La storia tramanda che la regina, sentendo decantare la saggezza del re Salomone, volle fargli visita per conoscerne la saggezza, e ne rimase affascinata.
Dalla sua unione con re Salomone nacque Menelik, il cui significato intrinseco è "Figlio dell'uomo saggio" che portava nel sangue le tracce di una ascendenza divina; da qui nasce il fatto che gli Etiopi siano una un popolo eletto.
L'Etiopia, priva di sbocchi sul mare, si trova nella parte orientale del continente, il cosiddetto Corno d'Africa,
è una terra che alterna il paesaggio della savana alle rupi scoscese della Rift Valley, che affianca vasti altipiani a imponenti catene montuose: il monte Ras Dashen, con i suoi 4620 metri, è la montagna più alta d'Etiopia e la quarta vetta d'Africa.
L'Etiopia è la terra dove il Nilo Azzurro, fonte di vita per l'intero Egitto, nasce e forma le imponenti cascate conosciute in amarico col nome di Tisissat (“Acqua che fuma”).
E' la terra dalle mille sorgenti di acque balsamiche e dai numerosi stabilimenti termali (Finfinnè, Ambo, Erer, Wondo Ghennet).
La diversità delle zone climatiche comporta anche una differenziazione della flora: le specie floreali tipiche della savana caratterizzano le basse quote, una rigogliosa vegetazione è invece presente nelle valli; nella zona temperata troviamo prati e pascoli, mentre i rilievi più elevati ospitano in prevalenza una vegetazione di tipo arbustivo.
L’ Etiopia è il paese multietnico per eccellenza; numerosi gruppi etnici, talvolta poche centinaia di uomini e donne, convivono, gli uni accanto agli altri, soprattutto nella zona dell'Omo River.
Si parlano numerose lingue con sitassi, termini e pronuncia differenti.
Le tre lingue principali Amarico, Tigrino e Oromo, sono anche le lingue nelle quali, nell'arco della giornata, ad orari differenti, sono trasmessi i telegiornali.
Lingua ufficiale è l’amarico, appartenete al gruppo semitico, come l’arabo, parlato da 27 milioni di abitanti, la cui scrittura è basata sull’alfabeto Ge’ez (un tipo di trascrizione derivante dalla lingua Ge’ez anch’essa semitica). Possiede un alfabeto sillabico di oltre 260 segni, diviso in sette ordini a seconda della coloritura vocalica.

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