Etiopia (segue)
Il fango
“Per fango si intende comunemente una miscela composta da materiale solido finemente disperso e da una quantità relativamente piccola di liquido”.
Questa la definizione da wikipedia.
Non è piacevole il fango, é vischioso, si attacca, é faticoso da togliere. Occorre strofinare ben bene perché la pelle ritorni ad essere pulita. Eppure si usa anche in cosmesi, alle terme, per ridare bellezza e lucentezza alla nostra pelle.
Metaforicamente, nel nostro tempo presente ogni cosa serve per fomentare polemiche. Tonnellate di fango su tutto. Anche le migliori intenzioni passano al vaglio dei tuttologi che trinciano giudizi, con la certezza di essere nel giusto, senza pensare che valutazioni puramente personali non rispecchiano la verità e anzi, fanno male.
Guardare la pagliuzza nell’occhio del vicino senza vedere la trave nel proprio è più che mai attuale. E’ uno sport social, da leone da tastiera e da pettegoli di cortile.
Diamo una bella lucidata alla nostra coscienza, raschiamo il fango incrostato delle malevolenze gratuite. Togliendo la parte di “materiale solido” resterà solo il “liquido” che, scorrendo finalmente libero, ci ridarà serenità e nuovo impulso per continuare le nostre strade.