Tiziana e Enrico dalla Missione di Dubbo
In Diretta dall'Etiopia (2)
Sono ormai tre settimane che siamo a Dubbo, e ci siamo perfettamente integrati nella vita quotidiana della missione. Il black-out di Internet durato circa 2 settimane ci ha impedito di comunicare con l’Italia e di aggiornare il sito. Abbiamo vissuto la festa del Meskel, molto sentita, anche se disturbata dalle violente piogge che in quei giorni si sono abbattute sulla zona.
Una delle usanze della festa del meskel (per chi ne ha la possibilità), é di macellare un vitello per poterne mangiare la carne il giorno della festa. Non pensiate che il vitello si macelli in macelleria, perché l’operazione avviene all’aperto, seguendo un rito che tende a rispettare al massimo l’animale, che non deve rendersi conto della sua imminente fine. La macellazione all’aria aperta richiama nel giro di pochi minuti un numero incredibile di avvoltoi, che aspettano impazienti il momento in cui potranno nutrirsi con i residui della macellazione.
Canti e balli si sono susseguiti per tutto il giorno, si sentivano provenire rulli di tamburo da ogni dove. In particolare la sera della vigilia, attorno al falò eretto attorno ad una croce, uomini e donne, in gruppi separati, hanno ballato e cantato finché la luce del fuoco lo ha permesso.
Nella missione non abbiamo compiti ben definiti, ma giorno per giorno cerchiamo di renderci utili per ciò che serve.
Frequenti sono le nostre visite all’orfanotrofio, dove passiamo parecchio tempo a giocare con i bambini. È sempre una gioia stare con loro, che ormai ci conoscono e ci corrono incontro appena ci vedono arrivare. Ovviamente anche loro hanno le loro preferenze, così ognuno di noi si vede impegnato in particolare con alcuni di loro. Sono quasi tutti grandicelli, intendendo per grandicelli coloro che hanno 2 o 3 anni. La più piccola é Cristina, un angioletto di soli 5 mesi a cui siamo molto affezionati.
Anche con i bimbi che frequentano l’asilo é nato un bel rapporto, li vediamo entrare in fila in missione verso le 8,30 del mattino e ormai, la prassi é che quando ci vedono vengono tutti a darci la manina, facendo impazzire le maestrine che li vorrebbero vedere continuare tranquilli in fila verso l’asilo. È uno spettacolo vedere con quanta gioia e partecipazione vivono le attività organizzate per loro dalle maestre.
Un altro momento molto bello é quello del pasto di mezzogiorno, quando i bimbi vengono radunati ordinatamente seduti in file sotto una tettoia che li ripara dalla pioggia e dal sole. Viene quindi distribuito il cibo che cambia ogni giorno, the con biscotti vitaminizzati oppure fagioli con mais, fagioli con ceci, the con pane ecc. Anche noi aiutiamo a distribuire il cibo, ed é bello vedere la gioia con cui prendono dalle nostre mani il loro probabilmente unico pasto quotidiano, rispondendoci “Tossimo”, cioé “Grazie”.
Siamo stati anche alla missione di Konto, dove avevamo vissuto la nostra precedente esperienza, ed é stato bellissimo ed emozionante riabbracciare le ragazzine della squadra di calcio con cui era nato un bellissmo rapporto. Suzanna, una delle ragazze con cui ci siamo tenuti in contatto per tutto l’anno scrivendoci, ed a cui abbiamo regalato un libro per imparare la lingua italiana, ci ha invitato a casa sua per la cerimonia del caffé, per presentarci alla sua famiglia, invito che abbiamo accettato con grande gioia, anche perché sappiamo quanto siano importanti per loro questi momenti, é il loro modo di dimostrarci la loro gratitudine e la loro amicizia.
Nello scorso fine settimana, Sister Maria Regina ha organizzato per i volontari una gita ad Arba Minch, ( a tre ore di auto da Dubbo...), dove abbiamo visitato il villaggio di Chencha, abitato dalla tribù dei Dorze, che si distinguono per le loro capanne molto particolari e per la loro abilità nel tessere. La visita guidata al villaggio ci ha consentito di conoscere meglio questa antica tribù e le sue usanze, fra cui l’utilizzo del falso banano, importantissimo per la loro sopravvivenza, da cui ricavano cibo e una miriade di altre cose.
Abbiamo ancora una settimana davanti a noi, venerdì prossimo partiremo per Addis Abeba dove ci attende l’aereo per il viaggio di ritorno. Internet permettendo … faremo in modo di darvi ancora qualche notizia prima del rientro.
Un abbraccio a tutti voi.
Tiziana e Enrico