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La Nazione Arcobaleno





La Nazione Arcobaleno



Le notizie di cronaca di questi giorni ( il massacro dei minatori in sciopero, mezza paginetta sul Corriere a pagina 17) mi danno lo spunto per parlare del mio viaggio in Sud Africa.
Nel 2007 pensare di raggiungere una meta così lontana era per me già emozionante e quasi impensabile.
Cosa è il Sud Africa? Un Paese in continua evoluzione con una diversità e varietà culturali così ampie da essere definito come “un mondo in un solo Paese”. Dalla fine dell'apartheid il Sud Africa si è imposto all'attenzione del turismo internazionale per una serie di motivi: dalla bellezza dei suoi luoghi alla ricchezza della sua fauna e dei suoi parchi nazionali, dalle sue infinite spiagge alle sue metropoli cosmopolite e ricche di fascino.
Purtroppo con occhi da turista è difficile catturare la realtà. Ed infatti a scombussolare il nostro viaggio dorato è stata un’ alluvione che ha chiuso gli aeroporti e ci ha costretto ad attraversare l’intero paese 1300 km da Sud a Nord in pullman.
E così, in un’alba dai colori magici che solo l’Africa sa regalare, ci si è svelata la realtà .Durante la notte non ci eravamo accorti di nulla ma alle prime luci del sole nessuno ha più potuto nascondere la verità. La strada scorreva fra le township, un agglomerato di capanne miserrime di fango senza luce, senza acqua né altro che le possa far considerare case, impossibili da distinguere nel buio pesto della notte.
Finalmente abbiamo capito dove “sparivano” all’improvviso le lunghe colonne di neri che venivano scaricati dai pullman a lato delle strade. Rientravano dopo il lavoro e venivano inghiottiti dal veldt per finire la loro giornata in queste cittadine fantasma che non si devono vedere perché sono una vergogna che il governo non è ancora riuscito ad eliminare.
L'apartheid si tocca ancora   con mano.
Le case dei bianchi circondate da filo spinato elettrificato e le township per i neri con pochi diritti.
Il lusso delle zone residenziali di Città del Capo e Pretoria con i suoi palazzi del potere e i viali profumati di imponenti jacarande e il fango in cui giocano con un pallone i bambini figli dei neri.
Il mega galattico centro commerciale di Johannesburg dei ricchi bianchi e i mercatini a cielo aperto dei neri, fra le pozzanghere, dove ci si contende la vendita di una statuina intagliata o di una sciarpa colorata.
Il mio viaggio è stato fantastico: la bellezza maestosa dei panorami , la fierezza deli animali , il coraggio di questo straordinario Paese vittima di colonialismo e apartheid ma mai domato.
La bellezza e la dignità delle donne che hanno sostenuto anche a prezzo della vita i loro uomini durante le lotte. I bimbi dagli occhi immensi, fiduciosi e pronti al sorriso.
Uomini come Christian Barnard che ha effettuato il primo trapianto di cuore a Città del Capo, Nelson Mandela, l’arcivescovo Desmond Tutu, il presidente De Klerk tutti premi Nobel per la Pace. Nadine Gordimer e Coetzee premi Nobel per la Letteratura. I loro nomi risuonano nel mondo intero.
Penso che il termine di Nazione Arcobaleno coniato da Tutu sia veramente l’espressione giusta per significare oltre alla diversità di etnie una multiforme attività di crescita, un vulcano di voglia di vivere che dovrebbe dare la sveglia a noi europei.
Tanti ricordi è vero, ma quello che mi porto ancora nel cuore come un marchio a fuoco indelebile è lo   sgomento negli occhi della cameriera di un bar che si è sentita ringraziare con un sorriso da una donna bianca.
Una donna bianca qualunque che non ha avuto paura a guardarla negli occhi perché l’ha vista come un essere umano suo pari.

                                                                                                                                                                            Gabriella

Vittorio e Sara

 
Vittorio e Sara
del ristorante


'Bartolo e Mica'


La cucina sana e a carattere famigliare di “Bartolo e Mica” ci ha ospitato tante volte nell’accogliente locale di Novate.

Come associazione abbiamo più volte organizzato con l’aiuto di Vittorio e Sara “cene povere” ma vi assicuro che le prelibatezze che si possono gustare sono veramente eccezionali. La magnifica cucina siciliana è ricca di sapore e di gusto.

E questa cucina gustosa è il simbolo della generosità di Vittorio e Sara e dei loro genitori.

Ci hanno accolto con entusiasmo e grande cordialità. Si spendono senza esitazioni per preparare con cura la sala da pranzo: i tavoli addobbati con gusto e una calda atmosfera amichevole.

L’incontro con suor Maria Regina è stato l’ultimo avvenimento che ci ha visto tutti riuniti da “Bartolo e Mica” ma contiamo di approfittare presto della loro ospitalità: aspettaci, Vittorio, arriviamo.

Gli Amici de Il Seme della Speranza o.n.l.u.s.

Leggere

 


Leggere


“Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia

( Luis Sepulveda da 'Il vecchio che leggeva romanzi d’amore')


Leggo molto: a volte mi sfiora il timore che un genio malvagio, per dispetto, mi tolga la vista che sforzo anche di notte sulle pagine dei libri!

La lettura che voglio condividere con voi è un libro di Margaret Mazzantini, scrittrice attenta alla storia attuale. Memorabile il suo “Venuto al mondo” che si svolge a Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino.

“Mare al mattino” è un romanzo forte e luminoso come una favola. Farid e Jamila fuggono da una guerra che corre più veloce di loro in Libia, mentre in Sicilia Angelina insegna a Vito che ogni patria può essere terra di tempesta, lei che è stata araba fino a undici anni. Sono due figli, due madri, due mondi. A guardarlo dalla riva, il mare che li divide è un tappeto volante, oppure una lastra di vetro che si richiude sopra le cose. La tragedia della fuga di Farid e Jamila dalla guerra fratricida di Gheddafi si intreccia con le vicende di Angelina e Vito.

Presento i due personaggi principali con le parole della Mazzantini:
“Farid non ha mai visto il mare, non c’è mai entrato dentro. Lo ha immaginato tante volte. Punteggiato di stelle come il mantello di un pascià…..abita in una delle ultime oasi del Sahara. Vito cammina sugli scogli scende nelle insenature di sabbia. A Vito piace il mare in tempesta. Da ragazzino gli saltava dentro , si lasciava schiaffonare….”

Farid e Jamila potrebbero essere nomi di quei fratelli che chiamiamo “vu cumprà” . Li incontriamo dovunque e li guardiamo con un senso di fastidio senza pensare alla storia che li ha portati qui, in terra straniera, lontani mille miglia da quel mondo che seppur misero era comunque la loro casa.

Ricordiamo che meritano rispetto. Se davvero vogliamo fare qualcosa di concreto dobbiamo aiutarli a costruirsi un futuro nelle loro terre di origine.

Concludo con un piccolo suggerimento: la lettura di un buon libro che “ruba” magari un po’ di tempo a qualche sterile trasmissione TV ci aiuterebbe a conoscere meglio le realtà che ci circondano. La scrittura , infatti, ci permette di conservare la memoria delle impronte e dei passaggi degli uomini sulla Terra.

“Mare al mattino” potrebbe essere un ottimo e appassionante inizio.

                                                                                                                                                                            Gabriella

Minnie

 
Simona: la volontaria più


giovane dell'associazione


Dolcissima Simona che nascondi dietro al sorriso un carattere tenace e deciso, hai dedicato parte delle tue vacanze al Il Seme della Speranza con un entusiasmo da “copiare”.

La tua freschezza rialza il morale e abbassa la media dell'età dei soci!

Con buon gusto, tante idee e mani svelte hai dato un contributo preziosissimo nella preparazione degli oggetti che arricchiranno i nostri stand espositivi dei prossimi mesi.

Ma non solo: anche dai luoghi di vacanza hai avuto modo di esserci utile scovando nei negozi articoli utili introvabili qui.

Sappiamo che la scuola ti impegna tanto e che negli studi dai grosse soddisfazioni alla tua famiglia .

Tra poco si ricomincia: un grosso in bocca al lupo da tutti noi.

Grazie !

Gli Amici de Il Seme della Speranza o.n.l.u.s.

Ascoltare le voci del mondo






Ascoltare le voci del mondo





Si susseguono con un crescendo impressionante le notizie terribili delle persecuzioni dei cristiani.
L’intolleranza verso le religioni è odiosa e uccidere in nome della religione è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio.
Purtroppo la mappa geografica dei genocidi si espande: India, Sudan, Egitto, Pakistan, Nigeria, Kenya.
In questi Paesi si alzano le fiamme dalle Chiese devastate, si moltiplica lo strazio dei fedeli uccisi, in prigione e di chi è obbligato all'esilio .
Le comunità cristiane locali danno fastidio perché con la loro stessa esistenza diffondono una religione, una cultura e un sistema di vita fondati sul valore assoluto della persona umana, quindi sulla libertà, l’eguaglianza di tutti di fronte allo Stato, la donna con gli stessi diritti dell'uomo, la democrazia, la giustizia sociale.
Ecco perché le persecuzioni anti-cristiane dovrebbero interessare molto di più giornali e televisione. Questa violenza infatti non riguarda solo una religione ma un intero sistema di valori, visto che il cristianesimo è alla radice del nostro modo di vita occidentale.
Non possiamo più tacere di fronte a questi avvenimenti: diamo vigore alla voce dei nostri missionari in prima linea e impegnamoci a diffondere le notizie perché non si perdano nel vuoto dell’indifferenza.

                                                                                                                                                                            Gabriella

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