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Giuseppe in Etiopia

Giuseppe dalla missione di
Jimma-Bonga (Etiopia)



Appunti di missione

dall'Etiopia - 2


 

Una vita autentica, una vita per cui valga la pena anche di affrontare fatiche, rischi, salute.
Una vita in cui ci si riempia di amore per questa gente povera, semplice, dallo sguardo misterioso e sorridente.
Una vita in cui ci si riempia di brividi dopo il temporale, di profumi e odori inebrianti dei fiori, degli eucalipti, delle acacie.
Una vita in cui lo sguardo si riempia dei colori intensi di questa natura viva, forte, rigogliosa.
Una vita in cui la vista si riempia di sguardi curiosi e gioiosi, come quelli dei bimbi di qui.
Una vita che diventi inno...

Qui la vita e' autentica davvero, qui non ci sono i lunedi', qui ci si riempie, anche di cibo, un cibo semplice, naturale, succulento... riso, legumi, enjera, verdure saporite, frutta tropicale squisita (mango, papaya, avocado, banane).

Ogni giorno e' un giorno pieno: pieno di grazia, pieno di di fatiche e perche' no, anche di rischi (questa e' una zona a maggioranza musulmana, dove in passato gli integralisti islamici di Al Shabab, hanno fatto incursioni contro i cristiani).

Si arriva a sera sfiniti e poco e' il tempo anche per scrivere.

Attualmente mi trovo a Jimma, dove sto' collaborando con il Vescovo locale, a cui sto' anche insegnando italiano, e lui un po' di lingua locale (l'amarico) a me.

Nel fine settimana mi spostero' con un sacerdote, in una missione sperduta, in mezzo alla giungla, in una zona remota dove vivono piccole comunita' di cattolici.

Vi lascio con questo appunto di missione:

Un’ultima carezza, data da una sister of charity, ad una bimba affetta da HIV, malata terminale, morente su una misera branda.
A questo ho assistito ieri, durante una visita alle Suore di Madre Teresa, presenti in questa remota localita' dell'Africa Orientale, con una grossa missione che ospita circa 400 persone (molti i bimbi), soprattutto sieropositivi e turbercolotici.
In questa notte Africana, di buio spezzato dai fulmini di un temporale, di silenzio interrotto dal rumore dei tuoni, la mia mente e’ tornata a quel gesto: “Come poteva quella Suora Indiana, compiere un gesto di tale portata? Da chi le era dettato? Come poteva, quella donna tanto minuta, compiere quel gesto d’amore tanto tenero, impetuoso, misericordioso?"
L’uomo e’ in grado di amare gli altri, al massimo come ama se stesso: quel gesto andava ben oltre l'amore che un essere umano puo' donare.
“ Se esiste l’amore, allora esiste Dio” - Pascal

Giuseppe Luca

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