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Serata Eritrea

14 Marzo 2015



Sapori e colori dell'Eritrea




Nella tradizione africana, il cibo rappresenta un momento magico, di pace e armonia con i commensali, un evento sacro e nello stesso tempo, di allegria e profonda unione.

E' quello che è accaduto sabato sera nel piccolo Convento Eritreo di Milano, in occasione dell'arrivo del nostro caro Abuna Thomas. Nighistina e Lemlem, hanno deciso di invitare alcuni di noi ad una cena "indigena" come la chiamano loro, vi assicuro che è stata un'esperienza bellissima.

La cucina eritrea, più di molte altre in Africa, rappresenta una vera e propria arte nella sua armonia di sapori, colori e presentazione dei piatti, in cui si sposano spezie, legumi, carni e cereali, e ha una particolarità tipicamente africana: si mangia con le mani aiutandosi con l'injera. Noi abbiamo tentato, ma, alla fine, le nostre posate non sono rimaste inutilizzate.

Il menù della serata prevedeva il piatto più celebre eritreo, lo zighinì, uno spezzatino di carne o pollo reso piccante dal berberè, una miscela di spezie protagonista della cucina locale, accompagnato da uova sode e dall'immancabile injera, una specie di piadina morbida e spugnosa che serve da piatto di posata per raccogliere il cibo.

A completamento del menù, ci sono stati offerti altri piatti tipici quali: l'aliccia, un misto di verdure stufate, il tuntumo, una salsa di lenticchie scorticate e lo scirò, una farinata di ceci cotta.

Alla fine della cena non poteva mancare la cerimonia del caffè,che non è adatta a chi va di fretta, perché dura a lungo. Vengono prima bruciati degli incensi per profumare l'ambiente, poi si comincia con la tostatura del caffè. Durante la tostatura, si fa in modo che il fumo vada verso gli ospiti. Mentre si fa bollire l'acqua in una brocca di terracotta, i chicchi vengono pestati in un mortaio. Si passa all'infusione, lo si lascia decantare per qualche minuto, poi il caffè viene servito in piccole tazzine ben zuccherate. Bisogna accettare almeno tre tazzine, si dice che la terza, chiamata berekta (benedizione), è quella che porta bene. Insieme al caffè vengono serviti pop corn.

Seguendo il suggerimento del nostro caro Abuna, abbiamo aromatizzato il caffè con lo zenzero e devo dire, è stato gradevolissimo.

Per me, Enrico, Paolo e Fabiana, è stato un ritorno ai sapori gustati in terra di Etiopia durante le nostre esperienze di volontariato, per tutti gli altri una gradita e gustosa sorpresa.

Grazie Nighistina, grazie Lemlem, grazie per la vostra amicizia, care sorelle eritree.

Guarda qui sotto le immagini della serata:
 
  • Si mangia! In primo piano un bel vassoio di Aliccia
  • Immagini della tavolata
  • Immagini della tavolata
  • Lemlem intenta a tostare il caffé
  • Immagini della tavolata
  • Immagini della tavolata
  • Un bel piatto di injera con zighinì, tuntumo e scirò
  • Immagini della tavolata
  • Nighistina, Abuna Thomas e Sara
  • Si prepara il caffé nella brocca di terracotta
  • Abuna Thomas, Sara e Simone
  • Gioco di mani e di colori
  • Abuna Thomas, Simone e Sara

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