logo sito internet.jpg

TESSERAMENTO 2024

Vuoi diventare protagonista? Allora
vieni con noi! C'è bisogno anche di te!


I volontari de "Il Seme della Speranza" ti invitano a diventare socio per essere concretamente vicino a tutti coloro che l'associazione sostiene con i propri progetti in vari paesi del mondo
Scopri come...

CINQUE PER MILLE5x1000
 
Aiutaci a sostenere i nostri progetti
 
C'é un modo per contribuire alle attività de
Il Seme della Speranza o.d.v. che non ti costa nulla:
devolvere alla nostra associazione il 5 x 1000 della tua

dichiarazione dei redditi
Scopri come...

 

DONAZIONI

Il nostro obiettivo è seminare speranza

Aiutaci ad aiutare, il tuo sostegno è essenziale per raggiungere il nostro obiettivo: dare un futuro migliore alle popolazioni in situazioni di bisogno
Aiutaci a sostenere i bisognosi con i nostri progetti
Scopri come...

REGALO INVISIBILEbomboniere_solidali
 
Un regalo utile per ogni occasione
 
Pensa  a  quante  occasioni  ci  sono  nella  vita  per
festeggiare  qualcuno  cui  vuoi  bene
Il Regalo Invisibile è quello che fà per te, perchè la
solidarietà è un
gesto d'amore sempre apprezzato
Scopri come...

DOVE OPERIAMO

St. Francisco Primary Catholic School Kanafa



Conosciamo


        la St. Francisco


                Primary Catholic School

 



La città di Bekilo Segno.

 

Bekilo Segno é la città principale della Woreda di Bayra Koyisha ed é situata 360 km. a Sud della capitale Addis Ababa. Ha un totale di dieci associazioni di contadini (kebeles) e due kebeles urbani. La popolazione totale del Woreda é stimata a 56.000 persone, questa regione é ben nota per l'alta densità di popolazione. La St. Francisco Primary Catholic School sita nel villaggio di Kanafa, é gestita dalla Congregazione delle Suore Francescane Missionarie di Nostra Signora. Il grande problema della Woreda é la mancanza di scuole per far fronte alla grande richiesta di iscrizioni di bambini in età scolare e quelle esistenti, sono prive di biblioteche, laboratori e centri pedagogici, mobili e attrezzature per la didattica 

 

Conosciamo la St. Francisco Primary Catholic School.

St. Francisco Primary Catholic School Kanafa

Il complesso scolastico della St. Francisco Primary Catholic School, di recente costruzione, al momento soddisfa solo le norme del vecchio curriculum educativo del Ministero dell'Istruzione Etiope. Con la sistemazione di nuove aule complete di arredi si andrebbe a soddisfare il curriculum di istruzione primaria rivisto nel 2020. 

 

 

Il lebbrosario di S. Antonio ad Harar



Conosciamo


        il Lebbrosario


                di S. Antonio

 



La città di Harar.

Suor Irene Gervasoni

Harar é una città che si trova nella parte orientale dell'Etiopia, nell'odierna regione dell'Harari. E' situata sulla cima di un monte ad un'altezza di 1.885 metri sul livello del mare, nella parte orientale dell'altopiano etiopico, a circa 500 chilometri dalla capitale Addis Abeba. Il Vicariato di Harar, legato alla storia dell'evangelizzazione e alla presenza francescana in Etiopia, si estende su una superficie di 260.000 chilometri quadrati e la popolazione, raddoppiata nel giro di pochi anni, é di 10 milioni di persone, per la maggior parte giovani senza un impiego che soffrono la fame. Il 29 Maggio 2016 a Dire Dawa, padre Angelo Pagano o.f.m. è stato consacrato Vescovo e Vicario Apostolico di Harar.

 

Conosciamo il Lebbrosario di S. Antonio.

Suor Irene con un malato

La lebbra, che nell'occidente é stata debellata da secoli, é ancora diffusa tra i poveri dei paesi sottosviluppati, che di conseguenza hanno anche maggior difficoltà nell'accedere alle cure. Nell'area della Missione delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto, gran parte della popolazione e soprattutto i malati di lebbra, vivono una costante situazione di vulnerabilità e di esclusione sociale, che genera ulteriore sofferenza e povertà. Le Suore Cappuccine, svolgono una pastorale socio-sanitaria e catechetica, rivolta in particolare agli anziani e disabili. Nella struttura messa a disposizione dal Vicariato, Suor Irene Gervasoni gestisce il piccolo lebbrosario. Frate Aklilu di lei dice: "quella donna é una Santa, una bergamasca tutta d'un pezzo".
Questo progetto é rivolto a donne e uomini, provenienti spesso da villaggi sperduti, o anziani soli e ammalati, che vivendo in situazioni di povertà e indigenza, contraggono la lebbra. Questa malattia colpisce ancora una persona ogni tre minuti, più di 200.000 persone nel mondo, inclusi 15.000 bambini. Se non trattata in tempo, provoca paralisi e mutilazioni degli arti, oltre a danni agli occhi, che possono portare alla cecità. 

 

Humbo St. Michael Catholic Church Medium Clinic.



Conosciamo


        la clinica


                di Humbo



La città di Soddo.

La Humbo St. Michael Catholic Church Medium Clinic, si trova a circa 25 chilometri di distanza dalla città di Soddo. La città di Soddo, come molte città africane, è il punto d’arrivo di numerosi immigrati in situazioni disperate, che provengono dalle zone rurali dell’Etiopia. Colpita da un’immigrazione che non riesce a sostenere, la città dimostra tutte le sue debolezze: furti, bambini di strada, prostituzione, mancanza di strutture sanitarie, analfabetismo e diffusione dell’hiv/aids.

Lungo questa catena sociale, le donne rimangono purtroppo l’anello più debole, ed è proprio per questo motivo che nella missione di Konto, un sobborgo di Soddo, viene avvantaggiata la formazione professionale e l’istruzione femminile, in modo che le donne prendano coscienza delle proprie potenzialità. Le ragazze di oggi, in futuro saranno mamme più attente agli ideali di giustizia, uguaglianza, cura dell’igiene, educazione dei figli e maternità responsabile.

Un’istruzione di qualità promuove il funzionamento delle istituzioni pubbliche, l’artigianato, l’imprenditoria, lo sviluppo sociale, il turismo, la democrazia e la coscienza civile.

Humbo St. Michael Catholic Church Medium Clinic.

E' una delle istituzioni sanitarie che offrono servizi sanitari alla comunità. E' stata fondata nel complesso della parrocchia di Humbo ed é gestita dall'Istituto Missionario Ancelle dei Poveri, che gestiscono diversi tipi di programmi religiosi, sociali e di sviluppo, in collaborazione con la Chiesa Cattolica Etiope.

La clinica sta lavorando in stretta collaborazione con l'ufficio sanitario di Woreda e con tutte le altre organizzazioni governative e non governative della zona. L'attività della clinica sanitaria si concentra principalmente sui servizi PHC, come MCH, Delivery, EPI, educazione sanitaria e servizi di laboratorio di base, nonché sulla diagnosi e il trattamento delle malattie trasmissibili comuni.

Grande importanza ha la gestione del servizio di assistenza sanitaria materna e infantile, e il servizio di salute nutrizionale di GM (monitoraggio della crescita), ANC (assistenza pre natale), PNC (assistenza post natale). A supporto, corsi a promozione di comportamenti sani e salutari a rafforzamento della comunità.

Humbo St. Michael Catholic Church Medium Clinic. Humbo St. Michael Catholic Church Medium Clinic.

 

 

Il Covento delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto.



Conosciamo

  il convento

    delle Suore

      Cappuccine

        di Madre Rubatto

          a Milano

 



Chiamate ad essere missionarie tra il "popolo minuto".

Le Suore Cappuccine di Madre Rubatto, sul suo esempio e su quello di San Francesco d'Assisi, camminano ogni giorno a fianco della gente per servire e condividere. Sono donne del popolo che vivono la missione ovunque, anche dietro l'angolo di casa tua, impegnandosi a "obbedire al sogno di Dio per il mondo, nella ricerca della sua volontà".

 

Campi dell'Apostolato.

Sanità: attenzione al malato e alla sua situazione;

Educazione: accademica formale, alternativa e popolare;

Catechesi: in diversi ambienti e con diversi interlocutori;

Missione: in zone rurali, nei quartieri popolari, "Ad Gentes".

Le Suore Cappuccine si inseriscono nelle diverse culture con un atteggiamento di ascolto ed umiltà, per stabilire con tutti un rapporto di stima, rispetto e solidarietà.
Le loro opere pastorali offrono un vasto campo di azione e di servizio nelle parrocchie e nelle comunità dei quartieri. La realtà non é omogenea: esistono delle specificità a seconda dei paesi in cui operano e che si evidenziano in ciò che possiamo chiamare "povertà urbana".
In Italia, il paese che ha visto la gestazione del sogno e dove é nato il progetto senza frontiere di quella donna di Dio che é stata Anna Maria Rubatto, le Sorelle Cappuccine visitano le famiglie, assistono gli ammalati indigenti e gli anziani a domicilio o in residenze, per offrire loro piccoli ma concreti servizi o donando semplici parole di incoraggiamento e consolazione.
Sono presenti come docenti in scuole di ogni ordine e grado, nelle carceri minorili e nelle iniziative a favore dei poveri e degli immigrati.

"Desideriamo vivere in povertà, umiltà e gioia, guidate dall'esempio del nostro padre Francesco d'Assisi: impariamo dal poverello a farci povere, scegliendo l'ultimo posto con semplicità e in minorità" .

"Consideriamo la Divina Provvidenza come nostra Madre e nostra nutrice: Ella provvede con amore ad ogni nostra necessità...".

 

Il Villaggio della Speranza.



Conosciamo


        il Villaggio della


                Speranza

 



Il villaggio di Gassa Chare.

Il villaggio di Gassa Chare

Gassa Chare é un villaggio molto esteso nella regione del Dawro Konta, a circa 500 chilometri a Sud Ovest di Addis Abeba. Il Dawro Konta é una regione montuosa, a volte impervia, vasta 7.000 chilometri quadrati. Non sono disponibili dati precisi sul numero degli abitanti, che si possono stimare in circa 500.000. Il territorio per le sue caratteristiche climatiche e morfologiche, non è particolarmente adatto all'attività agricola. La percentuale della popolazione rurale é elevatissima e la maggior parte di essa vive di agricoltura di sussistenza. Sono coltivati: mais, teff (cereale proprio dell'Etiopia e dell'Eritrea utilizzato per preparare l'enjera, piatto tipico locale), caffé, taro, fagioli, patate dolci ed enset (pianta chiamata anche "falso banano", dalla quale si ricava la farina per ottenere una sorte di pane). La lingua parlata è la lingua Wolayta, con qualche inflessione particolare che la caratterizza. Esiste anche una lingua parlata da una piccola tribù chiamata Mangia, che é una combinazione di Wolayta, Goffa e Konta.

 

Conosciamo il Villaggio della Speranza.

Eleonora Ghirigato con Nehase Chalalo al Villaggio della Speranza

Eleonora Ghirigato, 34 anni, originaria di Isola della Scala in provincia di Verona, dopo varie esperienza di volontariato in Etiopia, incontra Nehase Chalalo, una ragazza etiope originaria di Soddo nel Wolayta, che oggi ha 25 anni e insieme partono alla volta di Gassa Chare. Qui realizzano la loro casa famiglia "Villaggio della Speranza", per ospitare bambini orfani di madre dalla nascita, denutriti e disabili, fino ai tre anni di età. Grazie ai contributi di tanti amici e benefattori italiani che hanno creduto in loro, sono riuscite a completare la costruzione della casa famiglia con giardino, orto, stalla, pollaio e parco giochi per i bimbi. La struttura si estende su circa 350 metri quadrati con pavimento in cemento e muri in legno, intonacati con paglia e fango, la cosiddetta "cikka". I lavori sono stati effettuati da artigiani e muratori locali, mentre gli amici italiani, durante le varie esperienze di volontariato presso di loro, hanno realizzato l'arredo interno, l'impianto elettrico e l'orto. Nella casa é stato pensato anche uno spazio per i volontari in arrivo (10 posti letto e 2 bagni).
Il servizio ha avuto inizio il 18 ottobre 2018, con l'accoglienza di due gemellini prematuri e di una bimba, rimasti senza mamma subito dopo il parto. Il Villaggio della Speranza é accreditato per accogliere un massimo di 18 bambini, previa autorizzazione dell'ufficio donne e bambini della provincia del Dawro, che ha approvato il progetto. Accolgono orfani non superiori ai 3 anni di età, perché quando il bambino é in grado di nutrirsi da solo e può mangiare i comuni cibi locali, deve rientrare nella famiglia di origine dove ci sono fratelli, sorelle e parenti ad attenderlo. Per la riabilitazione dei bambini disabili, fisici o psichici, sono previsti anche tempi più lunghi, finalizzati a garantire loro un minimo di autonomia. Al momento dell'accoglienza, i famigliari del bambino devono firmare dei documenti che li impegnano ad una visita mensile e alla responsabilità per quanto riguarda il successivo rientro in famiglia. Quando un bambino viene abbandonato o tolto alla madre (nei casi di prostituzione, vagabondaggio o gravi patologie psichiatriche), l'ufficio donne e bambini provvede ad assumersi la responsabilità per quanto riguarda l'adozione nazionale, cercando una famiglia etiope che lo accolga. Il Villaggio della Speranza attualmente accoglie 17 bambini:
- 2 disabili (una bimba con la Sindrome di Cri du Chat e un bimbo epilettico e spastico);
- 4 bimbi abbandonati;
- 11 bimbi orfani di madre dalla nascita.
La loro Associazione é regolarmente registrata in Etiopia come ONG con a capo Eleonora Grigorato come Country Manager e Nehase come Assistente. 

Mappa Visitatori

Archivio Newsletter

Newsletter

Privacy e Termini di Utilizzo

Chi c'è online

Abbiamo 92 visitatori e nessun utente online

Siamo su Facebook

In Evidenza

post_it_5x1000

Calendario Attività

Maggio 2024
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

Collaborano con noi

Piede_8.jpg

Questo sito utilizza cookie per rendere migliore la navigazione e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione "PRIVACY e COOKIE POLICY". "PRIVACY e COOKIE POLICY"