- Creato: 15 Aprile 2012
Abuna Thomas, ti vogliamo bene!
Pochi minuti fa è squillato il telefono: era mons. Thomas Osman dall’Eritrea!
Come avevamo immaginato, dopo aver saputo che meno della metà degli invitati aveva ottenuto il visto dalle autorità eritree, è caduto in un grande sconforto.
Era così felice di averci in Eritrea, nella sua terra, di farci conoscere la sua gente, di farci toccare con mano la realtà locale, ma tutto è svanito in un attimo.
Solo oggi, a distanza di qualche giorno, è riuscito a prendere in mano il telefono per chiamarci.
Sentirlo ci ha spezzato il cuore, era distrutto, in lacrime, non sapeva proprio come dirci quanto gli dispiaceva e quanto si sentiva in colpa.
Abuna Thomas è per noi un fratello maggiore, l’amicizia non è nulla in confronto al legame di profonda fratellanza che ci lega.
Abbiamo fatto di tutto per rincuorarlo, per fargli capire quanto gli vogliamo bene, e che, soprattutto, non è colpa sua quello che è successo.
Speriamo di esserci riusciti, e non vediamo l’ora di abbracciarlo quando tornerà nuovamente in Italia.
Saremo comunque con te, Abuna, nei giorni delle celebrazioni, lo saremo con la mente, con la preghiera e con il cuore!
Che Dio ti benedica, e benedica i kunama, la tua gente, e tutto il popolo d’Eritrea.
Vi vogliamo bene!
Tiziana, Enrico e tutti i volontari de Il Seme della Speranza o.n.l.u.s.