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NEWS ed EVENTI

Suor Maria Regina Canale alla serata Adozioni a Distanza

Venerdì 20 Aprile
Serata Adozioni a Distanza



Un evento indimenticabile:

Suor Maria Regina

ha conquistato tutti!



Di recente ho letto queste parole del card. Dolan di New York:

“Il missionario, l'evangelizzatore, deve essere una persona di gioia. La gioia è il segno infallibile della presenza di Dio”

Non c’è frase migliore che riporti l’impressione di suor Maria Regina, la sua presenza rassicurante, serena, forte, è il segno di un grande amore di Dio.

Davanti a un folto pubblico di soci e simpatizzanti della nostra Associazione, ha reso una testimonianza di fede incrollabile, di carità e generosità rivolta ai suoi piccoli.

Ci ha raccontato in modo semplice la quotidianità, piena di abnegazione, a cui è improntata la sua vita.

Il racconto era così vivo, che ci sentivamo tutti testimoni della sua vita in Missione.

Ci ha molto colpito l’attenzione geniale che applica nella gestione delle scuole, dell’orfanotrofio, dell’ospedale, e la sua opera a favore dello sviluppo della donna, in un paese dove le donne sono considerate meno che niente.

Soprattutto, suor Maria Regina ha posto l’accento sull’educazione dei piccoli e delle famiglie, nulla è dovuto gratuitamente, vietato chiedere, accattonare, ricevere senza dare nulla in cambio.

L’esempio più concreto, è quello relativo alla distribuzione equa dei fondi, raccolti con le adozioni a distanza. La famiglia dell’adottato, deve garantire una volta alla settimana, mezza giornata di lavoro in missione, all'orfanotrofio, in ospedale o nella fattoria, a seconda delle proprie capacità. In questo modo, ogni mese, oltre al mantenimento del bimbo, anche la famiglia riceve un piccolo salario.

Anche per i due grandi pozzi presenti nella missione, esiste un guardiano dell’acqua, che ne organizza la distribuzione e ne cura la pulizia.

Insomma, con piglio teutonico, ma sempre con il sorriso, suor Maria Regina guida i suoi collaboratori perché tutto sia funzionante nel miglior modo possibile.

A proposito di sorriso, sono formidabili gli aneddoti che ci ha raccontato!

Il suo appello alla solidarietà non è caduto sulla roccia, ma ha trovato terreno fertile nella nostra Associazione, infatti, grazie ad una piccola quota donata da ognuno dei partecipante all'evento, abbiamo potuto "regalare" a suor Maria Regina, l'adozione a distanza di ben due bimbi.

A ricordo della serata, è stata consegnata a suor Maria Regina una pergamena, che testimonia la nostra intenzione di fare seguire al sentimento di amicizia, l’azione concreta. Nella missione di Dubbo ci sono diversi progetti in fase di definizione, speriamo e contiamo di poterla aiutare, l’entusiasmo non ci manca.

Nel mese di ottobre, Enrico e Tiziana saranno nuovamente a Dubbo, potremo così, attraverso loro e con loro, portare la nostra solidarietà.

Grazie di cuore, suor Maria Regina, da parte dei volontari e degli amici de Il Seme della Speranza o.n.l.u.s.

Guarda qui sotto alcune immagini della serata:

  • Suor Maria Regina e suor Elena con Enrico, uno dei nostri volontari
  • Tiziana con i bimbi che consegneranno a suor Maria Regina la pergamena ricordo e la busta con l'adozione a distanza di due bimbi
  • Sara e Temmy consegnano a suor Maria Regina la busta con l'adozione a distanza di due bimbi
  • Suor Maria Regina ringrazia i partecipanti dopo aver ricevuto l'adozione a distanza di due bimbi
  • Genet e Simone consegnano a suor Maria Regina la pergamena a ricordo della serata
  • Suor Maria Regina osserva la pergamena a ricordo della serata
  • Panoramica sul salone gremito del ristorante Bartolo e Mica di Novate Milanese
  • Panoramica sul salone gremito del ristorante Bartolo e Mica di Novate Milanese
  • Un banchetto di vendita di prodotti etnici provenienti dall'Etiopia e da altri paesi
  • Un banchetto di vendita di prodotti etnici; in primo piano le presine ricamate dalle studentesse della missione di Konto (Etiopia)
  • Suor Maria Regina durante la conferenza sulle adozioni a distanza
  • Suor Maria Regina in un altro momento della conferenza
  • La sala conferenza del ristorante Bartolo e Mica gremita di gente

Se vuoi vedere tutte le immagini della serata, vai alla galleria di immagini:
Etiopia - Suor Maria Regina Canale nella Missione di Dubbo

Venerdì 20 Aprile alle ore 19,45



Serata Adozione a Distanza

con

Suor Maria Regina Canale




I Volontari de Il Seme della Speranza o.n.l.u.s. sono lieti di invitarvi presso il

Ristorante Bartolo e Mica di Novate Milanese

alla serata dedicata alle adozioni a distanza, con la graditissima presenza di

Suor Maria Regina Canale

coordinatrice responsabile delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù della Missione di Dubbo (Ethiopia), che ci porterà testimonianza diretta di come vengono gestite le adozioni presso la loro struttura, e di come il grande dono della solidarietà possa cambiare la vita di tanti bambini.

La testimonianza sarà preceduta da una "cena semplice", che grazie alla sensibilità degli amici del Ristorante Bartolo e Mica, possiamo proporvi al prezzo speciale di 17,00 Euro.

Il prezzo indicato è comprensivo di una piccola quota che ci consentirà, tutti assieme, di adottare un bimbo a Dubbo, consegnando l'importo relativo direttamente nelle mani di Suor Maria Regina. Un bellissimo atto di solidarietà che darà ancora più valore alla serata.

In data odierna, 11 Aprile, sono già stati prenotati tutti i posti disponibili!
Grazie a tutti per l'interesse dimostrato per la nostra iniziativa!
Se vuoi saperne di più sulle adozioni a distanza a Dubbo, leggi qui
Se vuoi saperne di più sulla missione di Dubbo, leggi qui
Eritrea - Ingresso vietato


Negato il visto

d'ingresso in Eritrea

a Tiziana, Enrico

ed altri volontari




Sembra incredibile, ma è proprio così, le autorità Eritree, dopo aver accordato un certo numero d’ingressi al comitato organizzatore delle celebrazioni per il centenario di evangelizzazione del popolo kunama, hanno cambiato idea, riducendo drasticamente il numero di permessi accordati.

È successo quindi, che delle trentatre persone che da tutt’Italia avevano accettato con gioia l’invito, solo quindici hanno visto accettata la propria richiesta di visto d’ingresso. Una beffa, considerando che la comunicazione è arrivata, inaspettata, solo a pochi giorni dalla partenza, ma anche un danno economico, perché per coloro che avevano già prenotato il volo aereo, la disdetta implicherà il pagamento di penali.

Di là della nostra delusione e di quella di chi come noi non potrà recarsi laggiù, posso solo immaginare il dispiacere dei componenti il comitato organizzatore, che hanno visto vanificati in un attimo gli sforzi organizzativi ed il lavoro di mesi.

A loro, vogliamo esternare la nostra comprensione ed il nostro affetto, il loro impegno avrebbe di certo meritato un epilogo migliore.

Viene da chiedersi: perché è successo? Perché sono stati promessi un certo numero di visti e poi non sono stati concessi? Il problema sta nelle persone che hanno richiesto il visto?

Difficile rispondere a questa domanda, perché ad oggi, nessuna comunicazione è pervenuta dal consolato, l’informazione è giunta a noi direttamente dal comitato organizzatore, che a sua volta non è stato messo al corrente delle motivazioni.

Da quando abbiamo ricevuto la comunicazione, ho continuato a pensare a quale potrebbe essere la causa di questa decisione, quali motivazioni possono aver spinto le autorità eritree a negarci il visto d’ingresso.

Avendo a che fare con la burocrazia di quella che è al momento definita “la più feroce dittatura d’Africa”, devo pensare, almeno per quanto riguarda noi, che l’intelligence di quel paese (e tutti sappiamo quanto siano efficienti i servizi segreti delle dittature), abbia appurato che siamo volontari di un’associazione di volontariato, vale a dire persone che hanno come obiettivo quello di portare speranza alle popolazioni, come quella Eritrea, che vivono nella povertà, che soffrono per la mancanza di tutto.

Ecco, penso proprio che il motivo sia questo, perché noi volevamo, nel nostro piccolo, portare speranza alla gente che avremmo incontrato.

La speranza però, è vietata ai popoli oppressi dalle dittature, perché potrebbe generare moti di ribellione, potrebbe indurre la gente a non accontentarsi del nulla che ha ed a chiedere ciò di cui tutti hanno diritto: la libertà!

La speranza quindi, in Eritrea non è ammessa, così come non sono ammesse le persone che vogliono seminarla a piene mani, come avremmo voluto fare noi de Il Seme della Speranza o.n.l.u.s.

Vi sono molti articoli sul WEB, che parlano di come in Eritrea siano continuamente elusi i principi contenuti nella 'Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo'; se volete saperne di più di quello che succede in questo paese, cercate con un motore di ricerca “dittatura eritrea”, potrete trovare informazioni che vi consentiranno di avere una chiara visione dei continui soprusi perpetrati ai danni di quel popolo.

Sono certo che non avremo più l'occasione di andare in quel paese, ciononostante, con la nostra associazione, non ci stancheremo mai di impegnarci per aiutare i nostri fratelli e sorelle che vivono laggiù, non smetteremo mai di raccogliere fondi per aiutarli, per rendere meno penosa la loro esistenza.

La storia insegna che le dittature non durano in eterno, e sono certo che, prima o dopo, anche questo sfortunato popolo potrà finalmente vedere l’alba di un giorno nuovo, che gli porterà la libertà e con essa la speranza di una vita migliore.

                                                                                                                                           GrayFox

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