logo sito internet.jpg

BLOG

Si parte!




Una letterina simpatica

a Gesù bambino

da parte di un personaggio

un pò trascurato del presepe


Caro Gesù Bambino, posso parlare un po’ con te?

Sono il somaro, quello del presepe. Quello che la gente mette vicino alla mangiatoia. Quello che la gente, per delicatezza chiama “asinello”. Che cosa devo dirti?
Ti voglio ringraziare Gesù perché anche quest’anno, come sempre, sono presente in tutti i presepi. Non è affatto scontato che una creatura umile come me non manchi mai in una scena così straordinaria, misteriosa, suggestiva, unica come il presepe.
Ti voglio ringraziare perché questa mia presenza è certamente opera tua, altrimenti chi si sarebbe ricordato di un somaro come me? Lo sai, nemmeno gli evangelisti si sono ricordati di citarmi.

Si, nessuno me lo leva dalla testa. Sei tu che ogni anni fai questo... miracolo. Perché? E’ da tanto tempo che ci penso. Di tempo per pensare, mentre la gente ci passa davanti con gli occhi pieni di meraviglia e il cuore contento, ne ho tanto qui accanto a te. Quest’anno ho capito. Lo so, ci ho messo troppo tempo ma a me, che non ho fatto le scuole alte, per capire le cose ce ne vuole...

Cosa ho capito? Adesso te lo spiego caro Gesù.

Il somaro chi è? E’ chi fa il lavoro di tutti i giorni, senza esigere niente di più che una manciata di fieno e un secchio d’acqua. E’ chi fa i lavori umili, usuali e spesso pesanti, che se nessuno li facesse sarebbe un guaio per tutti, anche per quelli che guardano il somaro dall’alto in basso. E’ chi non compare mai in prima fila e nei posti importanti. E’ chi, quando ha fatto il suo lavoro nessuno gli dice grazie, ma lui continua a tirare la carretta, lasciando agli altri i meriti e la gloria. Gesù non è così? Ecco perché mi vuoi sempre vicino a te in tutti i presepi del mondo.

Perché a te piacciono quelli come me, che non cercano cose clamorose, luccicanti, da prima fila, ma accettano quelle umili, piccole, anche faticose, ma vere, di ogni giorno. A te piacciono quelli che si caricano dei pesi degli altri.

Caro Gesù Bambino, non sarò io certo a spiegarti come stanno le cose, ma lasciamelo dire: se il mondo dovesse andare avanti con quelli che cercano soltanto le cose che luccicano, da prima fila, si sarebbe fermato da un pezzo. Sono quelli come me a mandare avanti il mondo. Non ho ragione? Gesù Bambino, cosa dici?

Parla più forte che ci sento poco.

Adesso ho sentito, l’ho detta grossa. Certo a mandare avanti il mondo sono quelli come Te. Scusami Gesù Bambino, ho parlato da... somaro, però ti ringrazio lo stesso.

Un saluto da chi ti sta vicino nel presepe, da quel somaro che sono io.

Si parte!






Buon viaggio Giuseppe!






Caro Giuseppe, non so se sei già partito... Magari queste poche parole le leggerai al tuo ritorno. Però ho appena letto quello che hai scritto in occasione della tua partenza e non posso fare a meno di dirti quanto mi tocca nel profondo sentire il tuo amore per i fratelli dell’Etiopia!

Il tuo “ponte” gioioso che ci avvicina a quei piccoli innocenti che soffrono è veramente una sveglia alle nostre anime intorpidite dalle brutture della nostra società incallita nell’indifferenza.

Già dalle testimonianze di Enrico e Tiziana attingiamo la carica per continuare sulla strada della solidarietà.

Anche noi che non partiamo ci sentiamo così coinvolti e avvolti nelle vostre esperienze.

Ti voglio ringraziare con un grandissimo abbraccio fraterno: ti sarò vicina con la preghiera.

                                                                                                                                                 Gabriella

blog_antonella





Cara Antonella...





Cara Antonella, ci conosciamo da tanti anni.

Abbiamo vissuto a fianco, sofferto con te…

Per questo siamo ancora più entusiasti e commossi, dal tuo coinvolgimento nell’Associazione.

La tua opera silenziosa ma efficace ci apre nuovi orizzonti. E per noi questo è essenziale!

La tua forza ci è stata di esempio e ci trascina.

Per questo ci auguriamo vicendevolmente “coraggio”.

Gli Amici de Il Seme della Speranza o.n.l.u.s.

blog_missionari





Il silenzio dei Missionari





Il silenzio è lo stile del mondo Missionario che vive e lavora nelle periferie della geografia e della storia.

Dove la tragedia quotidiana della povertà, della mancanza di acqua, di cibo, di cure sanitarie, dei profughi in fuga dai conflitti tribali si consumano senza rumore.

Dove l’unica mano tesa sembra appunto quella dei Missionari, donne e uomini che dedicano la loro vita ai più abbandonati

Amare il prossimo non è un obbligo: è una scelta di vita.

Chi c'è online

Abbiamo 506 visitatori e nessun utente online

Mappa Visitatori

Calendario Attività

Maggio 2024
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

Newsletter

Privacy e Termini di Utilizzo

Archivio Newsletter

Collaborano con noi

Piede_2.jpg

Questo sito utilizza cookie per rendere migliore la navigazione e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione "PRIVACY e COOKIE POLICY". "PRIVACY e COOKIE POLICY"