logo sito internet.jpg

NEWS ed EVENTI

I volontari de Il Seme della Speranza o.n.l.u.s. davanti al collegio Etiope

24/25/26 Ottobre 2014
Il Seme della Speranza a Roma
 



Roma: capitale del mondo

Capitolo II - In Vaticano

 


Sabato 25 ottobre ci presenta una Roma smagliante sotto un cielo blu e un sole splendente.

Riposati e rinfrancati da una bella colazione siamo pronti ad affrontare il trasferimento in San Pietro.

Per fortuna scopriamo che di fronte alla Domus ferma un autobus che ci porterà direttamente a destinazione.
Ancora ignari di come funzionano i trasporti pubblici a Roma, appena usciamo eccolo subito alla fermata.
Ma che efficienza, pensiamo, ieri era proprio colpa dello sciopero!

Arriviamo in San Pietro e restiamo a bocca aperta: ma cosa c’è ancora? Cos’è questa folla festante, in fila chilometrica in attesa di entrare nella sala Paolo VI? E' il centenario della fondazione del Movimento Schonstatt, un Movimento Apostolico nato in Germania nel 1914. Devono incontrare il Papa.

Noi dobbiamo incontrare frate Aklilu esattamente sotto l’Obelisco ma non è ancora arrivato. E’ bloccato in metro, “povero Aklilu”!! Ringrazieremo la Provvidenza per questo suo ritardo, ma in questo momento non lo immaginiamo certo.

Finalmente ecco Aklilu: sempre sorridente e in perfetta forma romana, si da’ subito da fare e ci scorta (con una guardia) attraverso la folla verso l’entrata del Vaticano per la quale abbiamo il pass procurato tramite il Collegio Etiope che, appunto, ha sede nella Città del Vaticano. Magari fosse così semplice! Non bastano questi orpelli, Aklilu viene spedito dalle Guardie Svizzere. Restiamo in attesa sotto l’occhio vigile dei poliziotti italiani. Ma perché mai tutti questi ritardi, accidentaccio!!!

Finalmente entriamo e, per prima cosa, vediamo subito la Ford di Papa Francesco pronta con la portiera aperta.
Sta per uscire da Santa Marta. Fossimo arrivati prima, in orario, non l’avremmo incrociato. Quando si dice la Provvidenza!

Ci appostiamo nascosti fra gli alberi, dietro ai cespugli, fingiamo di osservare... cosa?? Bho: non vogliamo spostarci da qui.
LO VOGLIAMO VEDERE DA VICINO il nostro Francesco.
Le guardie si spazientiscono... ecchisene... giriamo in tondo.
E Lui esce: affabile e sorridente come al solito sale in macchina e ci passa davanti, lo applaudiamo, ci ha guardato?? Sissiiiii ci ha guardato, ha alzato una mano... che emozione!

Felici ripartiamo e arriviamo al Collegio Etiope. Visitiamo la bellissima Cappella, ci raccogliamo in preghiera guidati dal nostro Aklilu e da Abba Kebedè che ci fa da guida per tutto il resto della mattinata attraverso i meravigliosi giardini. Manco a dirlo curatissimi, ancora verdi i prati e gli alberi  di tutte le specie.

Pensiamo: chissà questi ulivi secolari quanti Papi hanno visto passeggiare alla loro ombra.
Arriviamo alla Grotta di Lourdes e intoniamo una Salve Regina pensando a tutti i nostri cari e a tutti quelli che si sono raccomandati a noi per un ricordo.

Arriviamo all’eliporto, poi alla residenza del Papa Emerito.
Continuiamo la passeggiata meravigliati da tanta bellezza e perfezione.
Le siepi sembrano potate col centimetro tanto sono perfettamente allineate!
Ecco i Musei Vaticani, la statua in memoria dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II.
Siamo alla fine del percorso ma abbiamo un altro desiderio. Chiediamo ad  Aklilu di farci entrare in Basilica senza fare la impossibile coda.
Confabulazioni varie e poi saliamo una piccola scala e troviamo un portone aperto per noi: siamo dentro “magico Aklilu”, lo lasciamo dandoci appuntamento per la cena alla nostra Domus.

A questo punto la grandiosità della Basilica ci prende la gola: la incredibile meraviglia della “Pietà” di Michelangelo, il baldacchino del Bernini, le sculture, le volte, le cappelle... opere d’arte sempre nuove e mozzafiato anche se si sono già viste e riviste più volte.

Usciamo e ci dirigiamo verso il Colosseo: sciagura!!!!
La manifestazione dei sindacati, pure loro, oggi, qui a Roma.
Una calca da paura, bandiere e striscioni, cori e plotoni che marciano travolgendo tutto e tutti.

Ohmammaaaaa!

Il pomeriggio scorre veloce: il nostro gruppo indomabile passa ai Fori, all’Altare della Patria, Ara Coeli, Campidoglio.

Vorremmo evitare il rientro in metropolitana: cerchiamo percorsi alternativi per non transitare dallo spauracchio di  Termini... Eccoci finalmente alla Domus morti di stanchezza cerchiamo di capire quanti chilometri abbiamo percorso a piedi. Tanti, troppi.

La cena fraterna con il nostro Aklilu è piacevolissima e da’ l’occasione per scambiarci impressioni e progetti.

Salutato Aklilu  in partenza per l’Etiopia, un drappello di coraggiosi inesauribili riparte per la fontana di Trevi, piazza di Spagna e via Condotti: che diamine la notte è giovane!!

Ci addormentiamo col pensiero dell’indomani... ronf ronf ronf... zzzzz zzzzz

Roma:capitale del mondo - Capitolo I: il viaggio

I volontari de Il Seme della Speranza o.n.l.u.s. in Piazza San Pietro

24/25/26 Ottobre 2014
Il Seme della Speranza a Roma
 



Roma: capitale del mondo

Capitolo I - Il viaggio

 


  
 

Alle 14,30 puntuali come un orologio svizzero, ci presentiamo tutti alla Stazione Centrale di Milano.

Partenza alle 15, Freccia Rossa per Roma.

Viaggio perfetto. Dal finestrino vediamo fuggire il mondo. La periferia di Milano, le campagne dell’Emilia, le dolci colline della Toscana... ci avviciniamo alla nostra meta.
Un po’ stupiti vediamo sul display che la velocità raggiunge i 294 Km/h.: non sembra proprio di correre così veloci!

Alle 18 sbarchiamo a Termini: tre ore per un viaggio che solo qualche anno fa avrebbe richiesto almeno il doppio del tempo.

E qui comincia l’avventura.
Sapevamo dello sciopero dei mezzi di trasporto. Immaginavamo un certo caos, pensavamo che avendo iniziato il servizio alle 17 per la fascia protetta fino alle 20 ci sarebbero stati dei problemi ed eravamo pronti ad esercitare tanta pazienza ma, santo cielo benedetto (=mortacci!), così no. NOOOOOOOO.

Una folla oceanica alla fermata del metro. Una folla che neanche Mosè con tutta la sua potenza avrebbe potuto dividere. Un muro compatto, gomito a gomito, ginocchio a ginocchio, schiena contro schiena, nemmeno un centesimo sarebbe potuto cadere a terra.

Arriva il treno e figuriamoci se questi lasciano scendere dalla vettura: tutti tipo giocatori neozelandesi di rugby a spingere come forsennati. Spinge chi deve scendere e spinge chi deve salire. Ma ti pare??? ma cos’è mai??? Passano due  convogli, tre, alla fine ci adattiamo e sfondiamo come matti anche noi, riusciamo a salire chi qua chi la’. Per fortuna ci  eravamo detti a quale fermata scendere.

Pesti, malconci e stravolti scendiamo  a “Cornelia” la madre dei Gracchi. Ormai buio ci avviamo verso la nostra Domus. Qualcuno pensa alla cena, qualcuno a una doccia, al letto o semplicemente a sedersi dopo tanto faticare.

Complice il buio la strada sembra ancora più lunga di quello che è in realtà. Ne vale però la pena perché in effetti ci attende un ambiente molto confortevole, e una bella cena abbondante.

Voi pensate che dopo tutto ‘sto traffico i “pellegrini” avrebbero deciso di starsene tranquilli a riposare? Ma figuriamoci, con entusiasmo rinnovato di nuovo per strada alla volta di San Pietro.

Più saggio chiamare dei taxi. All’andata tutto OK.

Meraviglia delle meraviglie: San Pietro illuminata da luci soffuse e calde  che evidenziano la bellezza maestosa del colonnato del Bernini, il cupolone, le statue che ci guardano dall’alto con un’aria un po’ severa.

Scattiamo le  foto di rito e poi  via verso Castel Sant’Angelo. Ci ricordiamo della Tosca, di Dan Brown e altro. E intanto cammina cammina per i vicoletti del centro ad un certo punto pensiamo che è pure ora di tornare a casa e di andare a dormire perché domani sarà un altro giorno impegnativo.

Pensiamo subito al servizio taxi... Ma voi pensate che sia semplice a Roma chiamare dei taxi? Bisogna prenotare telefonicamente e, fino a quando si tratta di una vettura sola può anche essere un affare veloce, ma per un gruppo come il nostro la faccenda si complica. C’è voluta un’oretta ma poi alla fine siamo riusciti nell’impresa.

Finalmente tutti a nanna: buonanotte e sogni d’oro.

Pellegrinaggio a Roma

24/25/26 Ottobre 2014


Il Seme della Speranza

in pellegrinaggio a Roma

  
 

Venerdì 24 ottobre 2014, Stazione centrale di Milano, Frecciarossa in partenza dal binario 12...

...Tutti pronti in 21 tra volontari e soci, in partenza alla volta di Roma, la "Città Eterna" . 

Finalmente dopo tanta preparazione il momento è giunto... Papa Francesco arriviamo!

Alterneremo in allegria e amicizia i momenti di preghiera a quelli culturali e avremo con noi il nostro caro frate Aklilu. 

A tutti voi che ci seguite e credete in noi, verrà dedicata la nostra preghiera domenica mattina durante l'Angelus in piazza San Pietro.

Non dimenticate di seguirci, settimana prossima, sul sito, articoli e documentazione fotografica del pellegrinaggio!

Evento Emergenza Ebola

Domenica 12 Ottobre
Evento Emergenza Ebola


 
Emergenza Ebola


  
 

L’ebola è un nemico infido perché invisibile, un combattente di spietata efficienza, un terrorista che attacca secondo la classica dottrina della guerriglia: minare l’equilibrio psicologico prima ancora dell’incolumità fisica. Ma qui è molto peggio che essere in guerra, dove i confini fra il bene e il male sono distinti o almeno distinguibili, dove ci sono uniformi e bandiere: qui tutti hanno paura di tutti. Ogni tuo simile, sotto gli abiti civili, potrebbe nascondere l’uniforme nemica. Come si fa a vivere nel terrore di una stretta di mano? Ebola ha un messaggio per te: sei artefice del tuo destino. La scelta è fra uscire e affrontarlo, mettendoci la giusta dose di fatalismo per non impazzire, o chiuderti in casa a tempo indeterminato, prigioniero delle tue nevrosi”.

Così scrive un giornalista da un fronte della guerra ad ebola.

Per saperne di più in collaborazione con il Comitato Ebola di Arese e con Emergency, il 12 ottobre abbiamo partecipato ad un evento dedicato a questa emergenza presso la Biblioteca di Chiesa Rossa a Milano.

Il nostro stand offriva manufatti e oggetti. Il ricavato servirà a contribuire per l’acquisto di tutto ciò che necessita all’ospedale di Emergency a Lakka, una ventina di minuti da Freetown.

Il paese in oggetto è la Sierra Leone, un paese “morto di ebola”.
Qui vige ormai il coprifuoco e l’ospedale di Emergency lavora senza sosta.
L’epidemia si sta diffondendo rapidamente.

Cecilia Strada, figlia di Gino il fondatore di Emergency, è una persona carismatica: si potrebbero passare ore ad ascoltarla.
Ha riportato le notizie di prima mano sulla situazione.
Questa terribile epidemia che non ha precedenti nella storia, al di la’ di tutte le strumentalizzazioni e le speculazioni, è tanto più spaventosa in quanto a tutt’oggi non esistono vaccini e cure certe.
Non si può far altro che cercare con tutti i mezzi possibili di isolare gli ammalati.
Ma purtroppo si è ormai giunti a un livello altissimo di pericolosità perché l’epidemia ha raggiunto anche le città.
Gli ammalati nella capitale si contagiano a velocità esponenziale, senza soluzioni di sorta.
E’ un paradosso terribile pensare che quanto più il paziente resta in vita tanto più rappresenta un pericolo.

Sono qui dal 2011 e ho seguito l’aggravarsi della situazione giorno dopo giorno. Quando il 4 agosto il presidente ha dichiarato l’emergenza sanitaria è crollato tutto, anche i medici e gli infermieri sono scappati dagli ospedali” racconta un medico di Emergency dell’ospedale aperto da Gino Strada a Lakka.
D’altra parte un’altissima percentuale delle persone contagiate sono medici o infermieri.

Sono necessari personale sanitario, altri reparti di isolamento e altri posti letto per la cura dei pazienti infetti.

Il Ministro della Cultura della Sierra Leone ha rivolto un appello al Comitato Emergenza Ebola: “Ora si tratta proprio di combattere per la sopravvivenza della nostra nazione. Chiunque ci può dare una mano, questo è proprio il momento”.

Concludiamo con le parole di Cecilia Strada: “Non c’è cura per ebola ma l’Europa ha il modo di fermare il contagio. Ebola va fermata in Africa. Tocca a noi intervenire con ogni aiuto possibile”.

Guarda qui sotto le immagini dell'evento:
 
  • Un momento di musica durante l'evento
  • Alcuni partecipanti all'evento ascoltano con attenzione l'intervento di Cecilia Strada
  • Cecilia Strada, presidente di Emergency, durante il suo intervento
  • Un particolare della sala in cui si è svolto l'evento
  • Gabriella, Tiziana e Susanna con Cecilia Strada
  • Paola nel nostro stand all'evento
Guarda qui sotto la lettera di ringraziamento pervenutaci da Emergency

Ringraziamenti Emergency

Chi c'è online

Abbiamo 89 visitatori e nessun utente online

Mappa Visitatori

Calendario Attività

Maggio 2024
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

Newsletter

Privacy e Termini di Utilizzo

Archivio Newsletter

Collaborano con noi

Piede_11.jpg

Questo sito utilizza cookie per rendere migliore la navigazione e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione "PRIVACY e COOKIE POLICY". "PRIVACY e COOKIE POLICY"