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NEWS ed EVENTI

25 Dicembre 2014
Santo Natale

 

Auguri da frate Aklilu Petros

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di auguri ricevuta da frate Aklilu Petros.

Auguri da frate Aklilu Petros

Festeggiamo il Santo Natale: Ricetta

Venerdì 12 Dicembre
Chiesa di Castellazzo di Bollate


 
Festeggiamo

il Santo Natale: Ricetta

  
 

Ingredienti:

Un Coro affiatato e coinvolgente
Una location d’atmosfera
Una organizzazione perfetta
Un gruppo di amici
Panettone, pandoro e ottimo spumante

Gli ingredienti c’erano tutti nella serata del 12 dicembre. La nostra Associazione ha voluto condividere con tanti amici un momento di festa per anticipare la gioia del S. Natale.La Chiesa di Castellazzo si presta magnificamente alle magiche atmosfere e il Coro di S. Guglielmo ha dato subito l’impronta della festa con il repertorio studiato per la circostanza.

I Gospel e i canti di Natale più noti sono stati i protagonisti indiscussi: un plauso e un grande grazie agli amici della Corale che si sono davvero spesi con il loro entusiasmo e la loro bravura.

Un grazie sentito anche a Padre Egidio che ci ha ospitato così generosamente!

Dopo il Concerto ci siamo ritrovati a condividere un momento di vera festa.
L’entusiasmo non manca mai, in queste circostanze, complici gli scambi di auguri e la gioia degli incontri fra “vecchie” e “nuove” conoscenze!

La presenza virtuale dei nostri Missionari ci ha spronato a mettere ai piedi del Presepe il nostro anno di lavoro che si sta concludendo e il nostro impegno per il futuro.

Grazie ancora a tutti e arrivederci presto.

Ho visto cose che noi umani

Paolo Biglioli con Paola Salvadori

Ho visto cose che noi umani

Buona e Mala Sanità, Buona e Mala Umanità

 

I diritti riconosciuti agli autori di questo libro, disponibile nelle librerie dai primi giorni di novembre 2014, sono interamente e direttamente devoluti a Il Seme della Speranza o.n.l.u.s.

Foliazione: 344 pagine    Prezzo al pubblico: 16,00 euro

Contenuti: Paolo Biglioli, pioniere della chirurgia cardiovascolare, racconta a Paola Salvadori un percorso che, dai primi passi in università alle esperienze più toccanti con i pazienti, dalle battaglie con le istituzioni agli accordi nobili di un mondo accademico che va scomparendo, ha cambiato in meglio – e per sempre – la vita di tantissime persone.
Non un libro per medici e addetti ai lavori, quindi, ma uno scorcio della strada che ha portato le cure del cuore alla gente comune, vista con gli occhi di chi con il proprio lavoro ha contribuito in maniera decisiva alla storia del nostro Paese.
La grande storia: quella letta sui giornali e sui libri, che vista da vicino è fatta di giorni eroici.
Passa il tempo e cambiano gli scenari, dall’Italia al nord Europa agli Stati Uniti, dal Sud America all’Estremo Oriente, per tornare infine a Milano, in un viaggio popolato di volti che hanno creato una vera “capitale del cuore”.
Un esempio di volontà e tenacia, di idealismo e convinzione, e per i più giovani un invito a non arrendersi.
Paolo Biglioli, con un gruppo di colleghi, realizzando il sogno di una sanità per tutti ha toccato un traguardo importante, ma guarda già oltre, con apertura e curiosità − la stessa di cinquant’anni prima − alla medicina che verrà.

Se vuoi effettuare una donazione alla nostra associazione, puoi effettuare un bonifico bancario intestato a:
Il Seme della Speranza o.n.l.u.s.
c/o Banca Popolare di Milano - Agenzia 01318 di Bollate
IBAN: IT47T0558420100000000001010
Ricordati di indicare la descrizione "Sostegno Progetti Sanitari" nella causale di versamento.

I volontari de Il Seme della Speranza o.n.l.u.s. all'Angelus

24/25/26 Ottobre 2014
Il Seme della Speranza a Roma
 



Roma: capitale del mondo

Capitolo III

"Contento, Signore, Contento"

 

 

Domenica.

La giornata inizia con la S. Messa celebrata nella Cappella della nostra Domus.
Il Vangelo è quello forte, quello che sta alla base della nostra vista cristiana.

Dal Vangelo secondo Matteo «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Durante l’omelia ci imbattiamo in questa piccola frase che diventa un po’ il leitmotiv dell’intera giornata: sant’Alberto Hurtado, cileno, ripetendo “contento, Signore, contento” ci invita a dichiararci gioiosi perché la gioia è il chiaro segno del nostro essere seguaci di Cristo.

Il comandamento dell’amore poi ci fa riflettere sul fatto che tutte le nostre opere devono procedere dall’amore per Dio.

Ma la nostra mente è già là, in piazza S. Pietro, a quella finestra che alle 12 in punto si illuminerà della presenza di Papa Francesco.

Ci arriviamo in piazza, e la troviamo già gremita. Sono impressionanti anche le code infinite per entrare ai Musei Vaticani e in Basilica. E meno male che ieri i nostri Aklilu e Kebede ci hanno permesso di evitare questo supplizio!

Siamo in attesa. Innalziamo il banner con il nostro logo. Li sotto ci sono tutti i cuori di noi volontari presenti o a casa, i nostri amici e tutti quelli che collaborano con noi per la riuscita dei progetti, delle nostre famiglie.
La manciata di minuti/ore che mancano all’Angelus scorrono velocissimi. Presto vediamo aprirsi la finestra, stendere il drappo rosso e affacciarsi il nostro Papa.

La Piazza è tutta un applauso, un grido, un invocare Francesco.
Il Papa inizia a parlare.
Un silenzio surreale e incredibile cala immediatamente, come in una sorta di incantesimo.

Anche il Papa ci fa riflettere sul Vangelo di oggi: "L'amore è la misura della fede, e la fede è l'anima dell'amore. Non possiamo più separare la vita religiosa dal servizio ai fratelli, a quei fratelli concreti che incontriamo. Non possiamo più dividere la preghiera, l'incontro con Dio nei Sacramenti, dall'ascolto dell'altro, dalla prossimità alla sua vita, specialmente alle sue ferite. Il Vangelo non ci consegna due formule o due precetti, ma due volti, anzi un solo volto, quello di Dio che si riflette in tanti volti, perché nel volto di ogni fratello, specialmente il più piccolo, fragile e indifeso, è presente l'immagine stessa di Dio. Dovremmo domandarci quando incontriamo uno di questi fratelli se siamo in grado di riconoscere in lui il volto di Dio. Siamo capaci di questo? Il comandamento dell'amore a Dio e al prossimo non è il primo perché sta in cima all'elenco dei comandamenti. Gesù non lo mette al vertice, ma al centro, perché è il cuore da cui tutto deve partire e a cui tutto deve ritornare e fare riferimento".

L’Angelus di oggi sembra proprio rivolto a noi!

Commossi, riceviamo la benedizione di questo immenso Papa che tocca sempre il cuore di ciascuno con una semplicità magistrale.

Un ultimo saluto e la finestra si chiude.

Contenti, Signore, contenti di essere venuti qui a Roma, di avere avuto la fortuna di condividere questa esperienza con un gruppo di amici.
Contenti, Signore, contenti di avere ricevuto una carica di energia da spendere per il finale impegnativo di quest’anno.
Contenti, Signore, contenti di collaborare con figure gigantesche come quelle dei nostri Missionari.

Quella finestra chiusa ma che conserva l’impronta del Papa ci ha lasciato la contentezza nel cuore.
Vogliamo conservarla per sempre.

Alle 16 saliamo sul Freccia Rossa che ci riporta a Milano.

Abbiamo subito deciso di condividere con tutti voi questa straordinaria esperienza fraterna.
Queste righe di diario danno anche a noi l’occasione di “rivedere” tanti momenti significativi e bellissimi.

Grazie a tutti e arrivederci alla prossima!

Roma:capitale del mondo - Capitolo II: in Vaticano

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